Riparte la Nazionale. Per un lungo viaggio. Traguardo: gli Europei 2020. A parte la nuova Nations League, tutta da scoprire, non ci sono purtroppo tappe intermedie. Sarà...
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PRO E CONTRO
Anziani a parte, il resto delle convocazioni è abbastanza convincente. Dei ragazzi che si sono messi in luce nel campionato in corso, infortunati a parte, non manca quasi nessuno. Si poteva forse dare al cagliaritano Barella, lasciato all'Under 21, la stessa opportunità che è stata data, piuttosto velocemente, al milanista Cutrone. Così come magari si potevano richiamare gli attaccanti italiani all'estero, Balotelli e Zaza, già azzurri in passato e in questa stagione piuttosto in forma (più di Belotti, per dire). Ma sono dettagli. I petali della rosa che ci aspettiamo possano cominciare a sbocciare sono più di uno. A partire da Donnarumma, se Buffon gli permetterà di giocare, per passare da Rugani, in attesa che in difesa tornino gli indisponibili Romagnoli e Caldara, ai centrocampisti Pellegrini e Cristante e ai più offensivi Verdi e Chiesa, talenti da levigare e da rodare in azzurro. Per ora l'importante sarebbe vederli in campo. Anche al posto di qualche senatore, sempre ripescabile domani in caso di necessità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero