Sostiene Ancelotti che il Napoli non andrà ad Anfield per parcheggiare il pullman sulla sua linea di porta. Fa bene a dirlo, ma potrebbe anche non essere una cattiva idea....
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I TECNICI
Una missione difficile, dunque, ma tutt’altro che impossibile. Finora il Napoli ha senz’altro meritato, più del Liverpool, di superare questo girone complicatissimo, al limite del proibitivo. Al punto da arrivare ad Anfield con due risultati su tre a disposizione e la possibilità di passare il turno anche perdendo con un gol di scarto, a patto di segnarne almeno uno. Se giocasse ai livelli delle due partite con il Paris St. Germain o come all’andata contro lo stesso Liverpool, ce la dovrebbe fare. L’importante sarà non dare alla squadra di Klopp la possibilità di attaccare velocemente in profondità: quindi, se non si riesce a bloccare le loro azioni con il pressing alto, meglio ripiegare subito e tenere le linee molto strette. Senza rinunciare a contrattacchi continui, possibilmente rapidi e palla a terra. La difesa dei Reds è fortissima fisicamente, ma un po’ massiccia, manca di agilità, soprattutto dopo il grave infortunio di Gomez, rivelazione stagionale, da centrale al fianco di van Dijk. I precedenti di Ancelotti contro Klopp sono incoraggianti: ha vinto tutte le partite che contano (due con il Real Madrid sul Borussia Dortmund nella Champions 2013-14 e l’andata quest’anno), lasciandogli solo successi nelle amichevoli estive. Entrambe le squadre vengono da vittorie per 4-0 in campionato, agevoli nonostante il ricorso comune a molte seconde linee. Domani sera sarà, di sicuro, un grande spettacolo.
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Il Messaggero