Rossi alla battaglia di Assen: «Amo questa pista, ma qui possono vincere in molti»

Valentino Rossi
Valentino Rossi e la “sua Assen”, il tracciato che forse condivide solo con il Mugello il titolo di università del Motociclismo. Non si corre più di...

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Valentino Rossi e la “sua Assen”, il tracciato che forse condivide solo con il Mugello il titolo di università del Motociclismo. Non si corre più di sabato come la tradizione religiosa olandese ha imposto dalla prima edizione targata 1949, ma le ambizioni del campione di Tavullia sono forti e chiare più che mai qui dove ha vinto ben nove volte, sette in MotoGp, l'ultima nel 2015.


Il mondiale si avvicina al giro di boa (ottava prova su 18) ed in testa alla classifica la lotta appare già ristretta ai soliti tre: Marc Marquez (primo con 125 punti), seguito da Jorge Lorenzo (115) e Rossi (103). Ad Assen l'italiano arriva carico per la bella vittoria in Catalogna.

L'anno scorso, di questi tempi, davanti a tutti c'era lui con 138 punti, appena uno sopra Lorenzo. Ma Rossi assicura di sentirsi più forte oggi, nonostante debba inseguire. «Sono contento perché da quando siamo tornati in Europa sono stato sempre competitivo. Anche al Mugello, dove prima del guasto ero veloce - ha esordito in conferenza stampa il pesarese - Il tracciato è favorevole a molti piloti, ed è uno dei più amati per le sue caratteristiche. L'anno scorso ho fatto una bella gara finita in una bella sfida con Marc, quest'anno però è differente, tante modifiche e le gomme sono nuove, ogni GP bisogna capire bene le condizioni. Qui le Michelin hanno fatto bene in passato».

Le condizioni mutevoli del clima potranno incidere sulla gara: «L'asciutto è certamente preferito da tutti, ma qui sappiamo che possono cambiare velocemente e potrebbe essere una variabile importante».

Poi il ricordo della battaglia di Assen del 2015 «Con Marc è stato un bel duello che ha onorato questa storica pista, in passato ci sono state lotte simile all'ultima curva. È stata una delle più belle gare della mia carriera. Ma come detto prima questa stagione le novità hanno reso tutto differente e bisogna aspettare le prime libere prima di farsi un'idea».
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Il Messaggero