Maria è stata per anni, anzi per una vita al fianco di Franco. E oggi, nell’annunciare la sua morte, ci piace pensare che se ne sia andata perché non ce la...
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IN PIAZZA
Era una Roma, in quel periodo, quasi a conduzione familiare, ma nel senso buono dell’aggettivo, all’interno della quale la signora Maria ricopriva più ruoli. In primis, quello che si era data da sola, cioè controllare tutto quanto veniva scritto e detto della squadra/società presieduta da suo adorato Franco. Un atto d’amore, a modo suo.
SEMPRE PRESENTE
Così come è stato per un rispetto profondo verso i colori giallorossi non saltare una partita allo stadio Olimpico, seduta al solito posto con le cuffiette ben ficcate nelle orecchie perché lei la partita oltre a vederla voleva, doveva sentirla, anche dopo la morte di Franco. Moglie e anche mamma del presidente della Roma, la signora Maria, quando Rosella prese il posto del padre. Lei ha continuato a comportarsi come sempre aveva fatto, vivendo la Roma dal di dentro ma con rispetto enorme nei confronti di chi realmente guidava la società. Ecco perché ha vissuto molto male il passaggio del club in altre mani, come se le fosse stato tolto, strappato qualcosa dal cuore anche se sapeva perfettamente come erano andate le cose. Ma come non capirla? All’amore, si sa, non si comanda. Che la terra le sia lieve, Maria.
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Il Messaggero