Mornati, il capodelegazione del Team Italia: «Se protocolli Covid restano questi, nessuno va alle Olimpiadi invernali di Pechino»

Dalle Olimpiadi di Tokyo arriva l'allarme per i Giochi invernali del 2022 di Pechino. A lanciarlo è Carlo Mornati, capodelegazione dell'Italia Team e segretario...

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Dalle Olimpiadi di Tokyo arriva l'allarme per i Giochi invernali del 2022 di Pechino. A lanciarlo è Carlo Mornati, capodelegazione dell'Italia Team e segretario generale del Coni, a proposito dei protocolli e le regole anti-Covid che hanno reso non facile l'organizzazione già di quelli estivi in Giappone. «Se i protocolli e le regole di ingaggio restano questi, alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 non va nessuno. Le Cina è chiusa per tutti, non solo per noi - ha spiegato in una conferenza di bilancio tecnico, a Casa Italia, parlando dei protocolli anti-Covid - A queste condizioni organizzare Pechino '22 è molto complicato. Non ci sono i voli, bisogna fare la quarantena per andare e al ritorno. Di qui a febbraio spero che la regole cambino, ma se restano così gli atleti non vogliono andare».

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«Italia una scommessa vinta»

«Una scommessa vinta» sotto il punto di vista organizzativo, oltre che delle medaglie, ma resa «molto difficile con la riforma dello sport degli ultimi due anni - spiega Mornati -. La preparazione olimpica con la riforma negli ultimi due anni è stata molto difficile, alla fine nella sostanza ci siamo riusciti. In termini di energie mentali e fisiche è stato tanto difficile. La speranza è che, visti i nuovi decreti con gli asset passati definitivamente al Coni, ora si possa fare in maniera più facile. Sul Covid siamo stati bravi già in Italia, grazie al governo: dopo il mese di stop con i centri di preparazione olimpica, abbiamo fatto venire gli atleti ad allenarsi in ambienti sicuri. Qui è stata una scommessa vinta, quando abbiamo deciso di portare gli azzurri a Tokurosawa li volevamo proiettare subito in un ambiente sicuro».

 

 

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Il Messaggero