Mirafin in serie B, la gioia di Mirra: «Ragazzi straordinari, staff eccezionale»

Mirafin promossa in serie B
Un conto è costruire per vincere, un conto è riuscirci. Traguardo centrato per la Mirafin, che grazie al successo di sabato scorso sull’Aprilia ha conquistato la promozione in...

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Un conto è costruire per vincere, un conto è riuscirci. Traguardo centrato per la Mirafin, che grazie al successo di sabato scorso sull’Aprilia ha conquistato la promozione in serie B. Un traguardo storico per la società del presidente Mirra, che adesso si gode la festa in attesa di pianificare la prossima stagione, la prima in assoluto nel nazionale.


MIRRA - «Non voglio passare per presuntuoso – ha dichiarato il presidente rossoblu – ma tutto quello che mi sono prefissato in 17 anni sono poi riuscito a raggiungerlo. Se non avessimo vinto – confessa – sarebbe stato un fallimento, ma non è accaduto. E’ vero, il divario con Ferentino e Fondi è stato minimo ma sapevamo dall’inizio che sarebbero state le due squadre con le quali ci saremmo dovuti giocare il titolo. E poi abbiamo commesso diversi errori durante il cammino, non siamo stati impeccabile. Adesso, però, ci godiamo la festa. Ringrazio i ragazzi, sono stati straordinari. E mi complimento con uno staff eccezionale: tutte persone di altissimo profilo a livello professionale, ma anche dai grandi valori umani».

B COME BACARO - Troppo facile indicare in Bacaro, capocannoniere del torneo con 50 gol segnati, l’arma “letale” decisiva nella corsa al primato. «Chiaro che Bacaro è stata la nostra ciliegina sulla torta – sottolinea il presidente – un giocatore non solo in grado di fare la differenza in qualunque momento, ma anche capace di rendere più sereno e determinato tutto il gruppo. Detto questo tutti hanno dato il loro importante contributo, anche gli Under che hanno esordito man mano in prima squadra».

UNICO NEO - L’unica piccola ombra, forse, quel clamoroso ko nella finale di coppa Italia regionale contro il Ferentino. «Una sconfitta che ancora fa male – conclude Mirra – ma forse è stato meglio così. Un ulteriore impegno avrebbe rischiato di toglierci energie preziose in vista del testa a testa decisivo. Adesso, invece, possiamo festeggiare la serie B».    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero