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La rivincita stavolta si fa al quadrato. Ciro si è sbloccato col Monza dal dischetto, ma dopo un mese (da Lecce) deve ancora ritrovare la porta in movimento. Mercoledì ha dato la scossa e l'esempio, lottando a tutto campo nel secondo tempo.
Se Immobile non darà garanzie, il Taty potrebbe fare il debutto dal 1'. Il condizionale è d'obbligo perché Mau pensa persino a Felipe Anderson falso nueve, decisivo nel trionfo dell'anno scorso contro i rossoneri (4-0) all'Olimpico. In questo caso pure Isaksen tornerebbe in ballo, potrebbe essere ancora la mossa giusta contro Pioli non dare punti di riferimento. Il problema è che Zaccagni è un'altra incognita dell'ultimo minuto: l'esterno veneto ha finalmente scagliato una freccia all'angolino dopo 15 partite di digiuno, ma si trascina dietro un forte affaticamento, è di nuovo in preallarme Pedro. Insomma, a destra o davanti, Felipe è l'unico certo del posto. Con tre servizi al bacio, il brasiliano è salito in cima agli assistman della Serie A, ma è alla ricerca del primo centro. Non ha ancora mai cercato il tiro. È a quota zero, come la casella gol realizzati (8 invece quelli subiti) nella gestione Sarri a San Siro. Ci mancavano solo gli acciacchi, non bastavano i tre ko di seguito e le statistiche a far risuonare l'allarme in attacco.
Lazio, Romagnoli si frattura il naso ma con il Milan ci sarà: maschera speciale a San Siro
CERTEZZA
Con tutti questi rebus, la certezza a centrocampo è Luis Alberto, pronto a farsi un regalo per i suoi 31 anni a San Siro. Oltre la Roma, il Milan è la big più colpita (3 volte) dal Mago, che punta ai 50 gol con la Lazio. Sarri riflette sul ritorno di Cataldi al suo fianco con Vecino, ma Rovella e Kamada non mollano. Si cercherà di mantenere il maggior equilibrio ritrovato insieme al primo clean sheet dell'anno. Dietro atteso il ritorno di Hysaj (in vantaggio su Pellegrini) a sinistra, perché Marusic - nonostante il differenziato di ieri - dovrebbe vedersela a destra con Leao. In mezzo toccherà ancora a Casale e uno fra Patric e Romagnoli affaticato (altro giocatore di movimento mai sostituito finora assieme a Luis Alberto) e con tanto di mascherina di carbonio a proteggere la frattura composta del naso. 1400 tifosi laziali alzeranno il resto del muro a San Siro, pregando San Ciro.Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero