Milan-Lazio, Sarri col dubbio Zaccagni: Romagnoli freme

Sfida contro i rossoneri per sfatare il tabù San Siro e blindare la Champions

Milan-Lazio, Sarri col dubbio Zaccagni: Romagnoli freme
Rimaneggiati, ma niente alibi. La Lazio ha un'altra occasione per sfatare il tabù San Siro e non la vuole sprecare, a prescindere dalle defezioni. Confermato il forfait...

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Rimaneggiati, ma niente alibi. La Lazio ha un'altra occasione per sfatare il tabù San Siro e non la vuole sprecare, a prescindere dalle defezioni. Confermato il forfait di Cataldi, che prosegue la riabilitazione per ridurre l'ematoma al polpaccio destro col Lecce nel mirino. Vecino invece non tornerà prima della trasferta di Udine, visto che la risonanza ha rivelato una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra. Una situazione di emergenza nel cuore del centrocampo dalla quale Sarri è orientato a uscirne schierando di nuovo Marcos Antonio, con Milinkovic e uno tra Luis Alberto e Basic ai suoi lati. Il Mago ha chiuso molto affaticato col Sassuolo, ma resta favorito rispetto al croato, reduce dal primo gol in A alla 50 presenza. Emergenza sfiorata invece in attacco. Ieri non si è visto Zaccagni, ma l'esterno è comunque partito con la squadra. Un'assenza dovuta a un leggero affaticamento, ma nonostante ciò Sarri non ha perso la speranza di schierarlo. In caso contrario si scalda Pedro per completare il tridente con Felipe Anderson e Immobile, chiamato a riscattarsi dopo la reazione al cambio di mercoledì.


LA RIVINCITA
Pochi dubbi dietro. In porta ci sarà Provedel, arrivato a 19 clean sheet in Serie A, record assoluto del club. Ora avrà a disposizione cinque gare per sognare il primato generale in campionato (21) e San Siro non lo spaventa, anche perché l'ultima volta al Meazza da avversario del Milan ha vinto. Il numero 94 può essere l'amuleto giusto contro i rossoneri, capace di fare l'en plein finora con tre vittorie in tre partite. Altro che tabù, ma servirà l'aiuto della difesa. Sarri ritroverà Romagnoli dopo la squalifica in quella che sarà la sua partita. Sette stagioni al Milan condite da una Supercoppa Italiana e uno scudetto da capitano, poi la separazione per abbracciare la Lazio col numero del suo idolo Nesta: «Quando si è presentata l'opportunità di venire qui non ci ho pensato due volte. Al cuore non si comanda e alla passione nemmeno». Quella passione gli ha permesso di mettere alle spalle due annate difficili con tante critiche, soprattutto negli ultimi mesi di contratto.

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Romagnoli nella Capitale ha ritrovato la continuità e la Nazionale e ora è pronto a prendersi una rivincita sportiva col suo passato, avversario diretto nella corsa Champions. Per Sarri è imprescindibile, per questo sarà regolarmente al centro della difesa con Casale e con Marusic e Hysaj sulle fasce. L'obiettivo finale si fa sempre più nitido, per questo lo stesso Lotito ci ha tenuto a farsi sentire: «Tutti si sono dimostrati utili per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League si legge sul Lazio Style Magazine che vogliamo fortemente». Poi un accenno a Women e Primavera, che oggi contro il Cosenza (ore 15) potrebbe già ottenere la promozione con tanto di festa: «Stanno lavorando con perseveranza e impegno. C'è una Lazio che cresce, che si afferma, che scrive già oggi il proprio futuro». Riferimenti a tutti. Dall'«impeccabile» Sarri a «bomber» Immobile, passando per Luis Alberto, Cataldi e Milinkovic, ma non Tare. Il ds ieri era impegnato a parlare col Sergente sul quale si è rifatta sotto la Juventus oltre ad Arsenal e Newcastle ma è sempre in bilico e in scadenza. L'ultima parola starà a Lotito, ma prima è meglio pensare all'obiettivo: la Champions, appunto.
 

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Il Messaggero