​Milan, dietrofront improvviso di Yonghong Li: rifiutata l'offerta di Commisso

Milan, dietrofront improvviso di Yonghong Li: rifiutata l'offerta di Commisso
Altro colpo di scena in casa Milan. Dalla quasi fumata bianca al dietrofront incredibile di Yonghong Li. Succede tutto nel giro di sette ore. Nel pomeriggio italiano (mattina...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Altro colpo di scena in casa Milan. Dalla quasi fumata bianca al dietrofront incredibile di Yonghong Li. Succede tutto nel giro di sette ore. Nel pomeriggio italiano (mattina a New York) il presidente cinese aveva deciso di accettare l'offerta di Rocco Commisso, l'italoamericano proprietario dei New York Cosmos. Rappresentato dalla banca d'affari Goldman Sachs, Commisso aveva convinto l'attuale presidente del Milan lasciandogli il 20% delle quote del club. Una notizia felice anche per l'Uefa, che avrebbe escluso comunque il club dall'Europa League, ma con ampi margini per i rossoneri di ribaltare tutto al Tas di Losanna. Invece, ecco il dietrofront incredibile. Che forse dimostra come Yonghong Li, in realtà, stia giocando su più tavoli. Per i suoi interessi, non per quelli del Milan. il presidente cinese avrebbe trovato, infatti, i 32 milioni di euro da ridare a Elliott il 6 luglio. Questo comporta due cose: o rinviare tutto al 13 ottobre (data entro la quale deve ridare i 303 milioni di euro più interessi a Elliott) o scatenare un'asta tra Commisso - ora arrabbiatissimo - e la famiglia Ricketts. Il tutto a poche ore dalla sentenza dell'Uefa, che ora non vuole più aspettare ed è stanca anche dalle ultime mosse strategiche del misterioso cinese. L'esclusione dall'Europa League è una certezza. E così facendo, senza l'ingresso di un nuovo socio o di un nuovo proprietario, diventa impossibile ribaltare tutto al Tas di Losanna. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero