Roma, Fonseca guarda lontano e cerca qualità e giovani

Paulo Fonseca con Gianluca Mancini
Videochat e telefonate per confrontarsi, parlare, analizzare profili e fare un punto della situazione sulla Roma del futuro. Petrachi e Fonseca, senza sapere se e quando...

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Videochat e telefonate per confrontarsi, parlare, analizzare profili e fare un punto della situazione sulla Roma del futuro. Petrachi e Fonseca, senza sapere se e quando finirà questa stagione («Se continua così ci vorranno almeno tre o quattro settimane di preparazione», ha confidato ieri il tecnico a Roma Tv), già lavorano alla squadra del prossimo anno. Come ammesso dall’allenatore, il periodo di quarantena viene utilizzato anche per studiare alcuni video di nuovi calciatori (tra questi, ci sono quelli di Tete e Hurtado). La linea guida che perseguirà la Roma l’ha indicata proprio Paulo (che s’è augurato «di restare tanti anni») qualche giorno fa: mix tra giovani di qualità e qualche elemento esperto, sulla falsa riga di quanto accaduto con Smalling e Mkhitaryan quest’anno. Dipendesse dal portoghese, entrambi verrebbero confermati ma se le richieste del Manchester United e dell’Arsenal non calano, è inutile anche sedersi a discuterne. Difficile anche approcciare al mercato degli svincolati, se il riferimento è a calciatori di primo livello. Mettersi all’asta, equivale infatti per i diretti interessati la possibilità di scegliere lo stipendio più alto che viene loro offerto. A Trigoria - soprattutto non si dovesse raggiungere la Champions e Pastore più Dzeko restassero in rosa (annualmente costano 18,4 milioni lordi) - il paletto che si proverà invece a non oltrepassare sarà quello dei tre milioni netti (5,5 lordi). Con questi parametri vien da sé come alcuni nomi siano destinati a restare sogni primaverili. 


LINEA VERDE 

Diverso il discorso per i calciatori di fascia media: un tentativo sarà fatto per Bonaventura. Dipenderà invece dal via libera di Fonseca se sarà recapitata o meno un’offerta al 24enne Kovalenko. Ma sarà la linea verde a farla da padrone, anche se in alcuni casi dovrà intrecciarsi con inevitabili ripercussioni economiche. In quest’ottica lo scambio Mandragora-Cristante (ipervalutando entrambi i cartellini) era una seria possibilità prima che il Covid-19 stravolgesse le nostre vite. Ora, a seconda delle future linee-guida nel mercato, le due società dovranno valutare se sarà ancora conveniente portare avanti con questi costi l’operazione. Intanto a Trigoria sanno di poter contare sui 9 milioni che arriveranno dal riscatto obbligatorio di Defrel (l’unica eccezione è qualora il Sassuolo dovesse retrocedere) e stanno valutando come utilizzarli per Frattesi. Entro il 30 giugno la Roma può esercitare il diritto di riacquisto, pattuito nel 2017, versando 15 milioni. Questo non preclude però che i due club possano trovare un accordo su cifre diverse, vista la recessione alla quale si andrà incontro. Crisi che potrebbe agevolare la possibilità di strappare dei calciatori in prestito. Il riferimento è a Kean che punta, nonostante l’arrivo di Ancelotti all’Everton, al ritorno in Italia.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero