Con lo storico arrivo di LeBron James i Lakers si sono senza dubbio guadagnati il premio per l'operazione di mercato più importante dell'estate Nba. Ma, mentre il...
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L'arrivo del lungo, quattro volte All Star, aumenta a dismisura il potenziale dei bicampioni in carica che piazzano così un campione anche nell'unico ruolo in cui finora avevano schierato giocatori funzionali, spesso importanti per le vittorie, ma non appartenenti alla categoria dei top player. Gruppo nel quale, al contrario, Cousins ha pieno diritto di cittadinanza. Nella stagione appena conclusa, ha viaggiato a 25 punti e quasi 13 rimbalzi di media, prima dell'infortunio al tendine di Achille che ne ha chiuso anzitempo la stagione. L'infortunio, comunque il primo della carriera per un giocatore di 27 anni, è l'unica incognita: Cousins non rientrerà prima di dicembre o gennaio e la sua tenuta fisica sarà tutta da verificare. Ma escludendo ricadute, il giocatore avrebbe tutto il tempo per inserirsi nel sistema di coach Kerr e per arrivare pronto a quelli che potrebbero essere i primi playoff della sua carriera. Giocatore completo, in grado sia di lottare sotto canestro che di colpire dall'arco, Cousins va a completare il quintetto tutto All Star di Golden State. Che ora potrà contare su Curry e Thompson nel reparto guardie, Durant e Green come ali e il neoacquisto da centro titolare. L'ultima formazione interamente composta da All Star è stata quella dei Boston Celtics nella stagione 1975-76.
Cousins ha firmato un contratto annuale, da 5.3 milioni di dollari: un capolavoro della dirigenza Warriors che, da un lato, ha approfittato delle richieste limitate del giocatore e dello scetticismo degli altri club, proprio per via dell'infortunio, e, dall'altro, ha lavorato bene con i propri rinnovi: i milioni del contratto di Cousins sono proprio quelli che Kevin Durant ha scontato alla sua franchigia, accettando un contratto da 30 milioni, in luogo del massimo da 35 che gli sarebbe comunque “spettato”. Fatto sta che con Cousins al top in campo, Golden State diventa praticamente imbattibile. I nuovi Lakers di LeBron dovranno aspettare almeno la prossima stagione, quando diventeranno free agent altri pezzi pregiati della Nba come Kyrie Irving e Klay Thompson. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero