Lotito: «Pronto a essere ascoltato a Napoli. Non sappiamo ancora accusa»

Lotito: «Pronto a essere ascoltato a Napoli. Non sappiamo ancora accusa»
Il giorno dopo la tempesta, Lotito rimane in silenzio questa mattina dentro il suo ufficio a Villa San Sebastiano. A parlare è il suo legale, l'avvocato Gentile:...

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Il giorno dopo la tempesta, Lotito rimane in silenzio questa mattina dentro il suo ufficio a Villa San Sebastiano. A parlare è il suo legale, l'avvocato Gentile: “Chiederete di essere ascoltati a Napoli? Certo, prenderò contatti già oggi con il pm per sapere che programmi ha e se intende sentirci, ma per essere ascoltati vogliamo sapere da cosa ci dobbiamo difendere». Dall'accusa di “tentata estorsione”, ha in realtà già fatto sapere il pm Piscitelli ieri, durante il blitz della Digos di Napoli nelle abitazioni del presidente, in Figc e nella sede della Lega Pro a Firenze. Il legale chiarisce anche la frase “i miei accusatori diventeranno accusati” detta ieri dal consigliere Figc. “Si riferisce alla denuncia fatta a Iodice per calunnia e diffamazione”, spiega, rilevando che tale processo “sembra sia andato a Napoli per competenza territoriale”. Lotito infatti si è informato con chiunque fra ieri sera e questa mattina. Telefoni bollenti.


INTERROGATORI TOP SECRET
L'inchiesta penale si intreccia tra l'altro con quella sportiva della Procura Figc: “Il presidente è stato ascoltato la scorsa settimana dal procuratore Palazzi - aggiunge Gentile -. Nuove prove? Non ci risultano”. In gran segreto a via Campania, sempre la scorsa settimana, sono sfilati anche altri dirigenti della Lega Pro: dal presidente del Melfi sino a quello del Pavia e altri ancora, citati dall'ex dg dell'Ischia per avvalorare la sua tesi sulla “mala gestione” della serie minore: “Il dossier prodotto da Iodice? Alla luce degli atti di indagine mandati alla procura federale non c'erano dichiarazioni accusatorie nei confronti del presidente Lotito. Tutti quelli che hanno votato a favore di quel programma nell'assemblea di Lega Pro lo avevano fatto condividendolo ed escludendo che ci fossero state intimidazioni o cose di carattere economico. Già abbiamo prodotto tutta questa documentazione quando Lotito è stato ascoltato dal pm di Roma”.

DECADENZA

Gentile esclude ripercussioni per la Lazio, qualora Lotito dovesse essere deferito da Palazzi: “Non era in Lega Pro in rappresentanza della Lazio, ma in quanto rappresentante della Salernitana e della Figc”. Entro il 16 giugno Palazzi (non riceverà un'altra proroga dal Superprocuratore del Coni Cataldi) dovrà decidere se archiviare o rinviarlo a giudizio. Tutto sembra propendere verso un nuovo deferimento: basterebbe un'inibizione di tre mesi e 16 giorni (entro dicembre col giudizio definitivo?) per la decadenza da consigliere federale, avendo già Lotito cumulato 8 mesi e 15 giorni con sentenze passate in giudicato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero