Da Lopetegui a Kovac e Mourinho anche i big rischiano il posto

Da Lopetegui a Kovac e Mourinho anche i big rischiano il posto
Stanchezza fisica e mentale. Il Mondiale in Russia, caratterizzato dal caso Lopetegui e dal doppio flop di Spagna e Germania, ha avuto effetti molto negativi su Real (quarto con...

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Stanchezza fisica e mentale. Il Mondiale in Russia, caratterizzato dal caso Lopetegui e dal doppio flop di Spagna e Germania, ha avuto effetti molto negativi su Real (quarto con 14 punti in campionato in 8 giornate) e Bayern (sesto con 13 punti in 7 partite) protagoniste di un infelice avvio di stagione. E che ora inevitabilmente - riflettono sul futuro dei rispettivi allenatori: Lopetegui, appunto, e Kovac. Per i due tecnici la fiducia resta a tempo, con una deadline già fissata per il primo: il Clasico del 28 ottobre. Le consultazioni per i possibili eredi sono già partite. Del resto, proprio l'improvvisa crisi internazionale delle big d'Europa con lo United di Mourinho in copertina obbliga i club sopracitati a sondare già il terreno con i tecnici liberi. I vertici delle Merengues continuano a pensare a Conte. Ma il pensiero dominante dell'ex ct azzurro è un altro: la querelle con il Chelsea e i circa 20 milioni di euro da incassare. C'è così chi - in caso di tracollo - non esclude una soluzione interna, leggi Santiago Solari. E chi registra le autocandidature di Wenger e Blanc. I due francesi si sono proposti attraverso alcuni intermediari anche al Bayern dove oltre al sempre amato Heynckes - aleggia pure il nome di Conte, ma con moderata insistenza. Sì, perché i dirigenti del club tedesco sperano che presto possa risolversi la crisi interna tra Kovac e i giocatori. Un gruppo di calciatori un po' usurato, riluttante alle ferree regole del manager croato. Kovac è più tedesco dei bavaresi, sussurrano gli amici dell'allenatore, che ai suoi calciatori ha imposto disciplina, rigidi allenamenti e il divieto dell'utilizzo del cellulare durante le sedute.

A SCUOLA DI SIMEONE
Nonostante le parole del suo agente sulla volontà di vivere un anno sabbatico, attenzione alla mina vagante Zidane. La Juventus lo ha puntato per un ruolo dirigenziale e per il post Allegri. Lo United lo ha sondato per sostituire il traballante Mourinho. E il Bayern lo ha avvicinato per studiare, eventualmente, la necessaria rifondazione della squadra. A proposito di Red Devils: il lusitano, ai ferri corti con i suoi calciatori, si conferma un dead man walking. Il suo futuro resta segnato, i tempi dell'addio verranno scanditi dal possibile accordo economico con la società. Oggi licenziare lo Special One' costerebbe 20 milioni.

Settimane difficili anche per Benitez al Newcastle e Jardim al Monaco. Resta alla finestra Claudio Ranieri, libero e già in contatto con alcuni club tedeschi. Un altro italiano come Davide Nicola, dopo i no a Frosinone e Genoa, ha invece deciso di seguire gli allenamenti delle grandi d'Europa. Recentemente è stato avvistato al campo dell'Atletico Madrid insieme al suo staff, per rubare qualche segreto a Simeone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero