Eccolo, finalmente, il fischio d’avvio di Brych. Dopo giorni, anzi settimane interminabili di ricordi di ogni tipo, più o meno veritieri o romantici, la parola passa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tutti gli occhi puntati sull’ex Salah, ovviamente. Che prima dell’inizio della partita abbraccia uno per uno i suoi ex compagni e che poi, dopo una traversa di Kolarov, diventa il protagonista della terrificante serata romanista di Anfield. Un gol capolavoro, con un sinistro proprio nel sette alla destra di Alisson, poi un tocco morbido sul portiere brasiliano in uscita dopo una velenosa ripartenza centrale dei Reds e dormita dei difensori di Eusebio Di Francesco. Roma stordita, già quasi al tappeto all’intervallo. Roma rea di aver mollato quasi subito da un punto di vista tattico e troppo scoperta con la difesa a tre di fronte alle accelerazioni degli uomini di Jurgen Klopp.
FIAMMATA
Salah, marcato con eccessiva approssimazione, fa un po’ quello che gli pare e ogni volta che prende il pallone dà l’idea di poter fare gol. Oppure di far segnare un compagno impegnato costantemente nel facile uno contro uno. Un incubo. Contro il quale la Roma, molle e debole nei contrasti, non sa, non riesce a difendere. Questione di metri, cioè di geometrie, ma anche di testa di chi non sa interpretare le necessità del momento. Tenuta mentale (e tattica) pari allo zero, ampliata dal terzo, quarto e quinto gol dei padroni di casa, con Salah nelle vesti di assist man. Una mazzata terrificante, assorbita parzialmente dall’uno-due Dzeko-Perotti (con Salah in panchina). Una fiammata che acuisce rabbia e rimpianti, e che regala anche speranze in casa romanista.
Eccolo, il fischio finale di Brych. Tutti negli spogliatoi per una settimana. Kiev, adesso, per la Roma sembra molto più lontana. Irraggiungibile, quasi. Come quella notte al Camp Nou...
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero