Lippi: «Da Mancini grandi segnali di cambiamento. Tra Inter e Juve le solite punzecchiature»

Lippi: «Da Mancini grandi segnali di cambiamento. Tra Inter e Juve le solite punzecchiature»
Marcello Lippi benedice Roberto Mancini. L'ex ct azzurro campione del mondo e oggi alla guida della nazionale cinese, elogia l'attuale commissario tecnico dell'Italia....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Marcello Lippi benedice Roberto Mancini. L'ex ct azzurro campione del mondo e oggi alla guida della nazionale cinese, elogia l'attuale commissario tecnico dell'Italia. «Sta dando -ha detto ai microfoni di Radio anch'io sport- un grande segnale di cambiamento, ha cominciato un nuovo lavoro in un momento di grande difficoltà». Lippi ha apprezzato soprattutto la chiamata in nazionale di «giovani che non erano stati utilizzati in campionato dai loro club o in Champions. Il messaggio più importante oggi l'ha dato il ct. Io potevo scegliere in campionato su un 60% di giocatori italiani, lui deve farlo su una quota del 40%, ma le mamme italiane sono state brave e i ventenni di oggi sono ottimi giocatori». Ma anche nel campionato italiano si muove qualcosa: «si vedono squadre che cercano di proporsi, di giocare,si vede una voglia di migliorare e essere più propositivi».


«In questo inizio di campionato non vedo niente di diverso dal solito. Le punzecchiature tra Inter e Juve, i rendimenti altalenanti». Così Marcello Lippi a Radio anch'io sport, «certi risultati sono addebitati a una carenza di giocatori, invece sono dovuti a carenza di condizione e di lavoro». Quanto alla Juve, Lippi dice: «a Firenze non è piaciuta ma non dobbiamo pensare negativo, un'ora di gioco non fa testo». E quanto al tecnico Sarri: «magari non si aspettava a inizio di campionato di dover gestire una rosa così numerosa, lui che a Napoli aveva i titolarissimi. È una cosa un pò difficile, ma non credo siano questi i problemi. C'è stima reciproca con la società e una predisposizione mentale a sapere che cambiare modo di gioco e di allenarsi è una cosa che richiede tempo, e tutti i giocatori devono entrare in condizione». Sul tecnico dell'Inter: «Conte è un trascinatore, lo era anche da giocatore, lui vede la squadra come una realtà unica in cui tutti sono a disposizion
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero