Una serata di grande calcio. Infiammato dai gol di Piqué, di Benzema e di Cristiano Ronaldo, il Clasico del Camp Nou si è concluso con un’inaspettata vittoria...
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Dunque è chiaro che il successo finale sia avviato verso l’orizzonte blaugrana, ma va anche annotato che nella notte dedicata alla memoria di Johan Cruijff a imporre la vera supremazia è stato il Madrid, specie durante la ripresa. È un’incognita, l’esito del torneo. Reduce da 39 risultati utili consecutivi, il Barça ha controllato la sfida nella frazione iniziale: poi si è lentamente ritirato, concedendo ai rivali metri di campo e chilometri di sicurezze psicologiche. Alla fine l’impalcatura catalana è crollata, di colpo, a sorpresa, sotto il peso di una tranquillità divenuta presto una fragilità.
A Leo Messi è mancato lo spunto, come pure alla cerniera del centrocampo del Barça. All’opposto Cristiano Ronaldo ha portato il motore al massimo, aiutato da Jesé e dalle geometrie di Modric; e ha allargato il sorriso. Per una volta il Madrid ha calato la carta dell’umiltà: e prima ha pareggiato grazie a una bella sforbiciata di Benzema, e infine ha sigillato la pratica, sfruttando tutto il furore di Ronaldo, che in precedenza aveva anche sbrecciato la traversa. Non bastasse, qualche minuto prima della rete di Cristiano, il mediocre arbitro Hernandez aveva espulso Ramos e annullato un gol di Bale senza una ragione apparente. Giusto il punteggio, a conti fatti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero