Lazio, Sarri ha bisogno di aiuto

Lazio, Sarri ha bisogno di aiuto
Corrono all’impazzata, le lancette. Ora è il momento delle scelte drastiche. Qui si fa la vera Lazio o si rischia d’iniziare davvero male la stagione. A quattro...

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Corrono all’impazzata, le lancette. Ora è il momento delle scelte drastiche. Qui si fa la vera Lazio o si rischia d’iniziare davvero male la stagione. A quattro giorni dall’esordio a Empoli, ci sono troppi nodi ancora da sciogliere. Da ieri Lotito ribadisce e promette, senza mai rivelare il metodo top secret, la prima svolta entro dopodomani: «Non c’è nulla di cui ci si deve preoccupare. Al di là delle cessioni, depositeremo i contratti di Felipe Anderson, Hysaj, Radu e Luka Romero e sabato potranno giocare. Su Kamenovic bisogna vedere...». Già, perché Tare vuole tesserare il serbo assistito da Kezman per scongiurare diatribe future, ma Sarri insiste invece per avere Kostic nel suo 4-3-3. Dunque, il secondo e ultimo posto da extracomunitario può restare ancora vacante per l’esterno connazionale (rimandare il terzino al Čukaricki, una soluzione), che può arrivare in prestito con obbligo di riscatto (a 20 milioni) dall’Eintracht Francoforte. Su Filip e Toma Basic (tutto fatto col Bordeaux per 7 milioni e 3 di bonus) pesa però anche e soprattutto l’indice di liquidità da sbloccare con l’uscita di Correa all’Inter: nuovi contatti Lotito-Marotta ieri, a 30 milioni più bonus si può chiudere a breve, altrimenti il Tucu verrà comunque ceduto fra Spagna e Premier. Se la cessione si dovesse prolungare, Sarri vorrebbe però almeno cautelarsi col “fido” 34enne Josè Maria Callejon, pronto a sbarcare gratis da Firenze. Coutinho (non convocato), James e Draxler, colpa degli stipendi, al momento restano solo sogni come il prediletto Insigne. Tare non esclude altri nomi e sorprese, ma ora restano appena due settimane.


IL MODULO
L’ultimo test col Sassuolo ha acuito la preoccupazione. Sarri non fa i capricci, ma non può davvero andare avanti così col 4-3-3. Per carità, serve tempo per recepire i suoi schemi e le sue idee, ma anche giocatori con precise caratteristiche. Il baby Luka Romero (più di un appannato Raul Moro) continua a sorprendere, ma non può certo bastare né lo si può bruciare. A questo punto però è la formazione di Empoli, il rebus più grande. Date per assodate le promesse del presidente, chi sarà il partner (oltre Felipe) di Immobile, anche lui non proprio al top della condizione? A Frosinone è stato Akpa Akpro, il marcatore. E ora, in assenza di novità last minute, l’ivoriano rischia di diventare indispensabile: dà corsa e ossigeno a un centrocampo in cui Leiva, a tratti, ricomincia a faticare. Proseguono i rumors su Torreira in prestito, ma è praticamente impossibile il suo sbarco senza l’uscita di Escalante. Cataldi fuori altre tre settimane per uno stiramento, difficile che Sarri rinunci a Luis Alberto nello scacchiere. Dipende tutto dal mercato, anche possibili dirottamenti al 4-3-1-2: se non arrivassero gli esterni promessi entro la fine, Mau potrebbe portare lo spagnolo sulla trequarti dietro le punte. Non lasciatevi ingannare dal fatto che non abbia sinora mai fatto prove, a Napoli fece l’operazione contraria dopo due giornate.
LA PORTA

Non solo l’attacco, preoccupano anche le amnesie dietro. Acerbi è tornato già in versione Europeo, ma va ancora collaudata la nuova linea quattro. E sopratutto va presa una decisione fra i pali sul numero uno. Sarri sembra aver scelto il 39enne Reina già da Auronzo, per la personalità e la sua abilità nell’impostazione e nel palleggio. Eppure, anche contro il Sassuolo (respinta corta su Traorè), Pepe ha malcelato qualche riflesso arrugginito. Non solo, Strakosha aveva mostrato voglia di riscatto nel pre-campionato e, convinto di potersi riprendere il posto, aveva pure lanciato segnali di riapertura al rinnovo. L’agente Castagna nelle prossime settimane vuole vederci chiaro ed è previsto un appuntamento con la Lazio, che a febbraio può perdere il portiere albanese a parametro zero Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero