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Dopo la Juventus, ecco l’esame contro il caro passato. Provedel sabato scorso ci ha provato in tutti i modi a mantenere la porta inviolata. Addirittura ha calato una tripla parata sui tentativi ravvicinati prima del gol di Rabiot (subendo anche un pestone), ma alla fine è stato costretto a interrompere l’imbattibilità. Il conto si è fermato a 607 minuti, 13 in meno dei 620 di ottobre che oggi lo vedono al terzo posto nella storia della Lazio dietro Orsi a 733’ e Marchegiani a 745’. Una corsa che il numero 94 biancoceleste proverà a riprendere in quella che per due stagioni è stata la sua casa con ottimi risultati.
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Lazio, Provedel per la prima volta torna al Picco
Impossibile dimenticare il percorso di Provedel allo Spezia. Arrivato nell’ottobre 2020, da terzo portiere Italiano lo promosse titolare e con le sue parate fu determinante per la prima salvezza spezzina. Non contento, Ivan è stato fondamentale anche lo scorso anno per una permanenza nel massimo campionato ancor più inaspettata per i liguri visto il mercato bloccato. Grazie al suo carattere e alla grande applicazione, Ivan è entrato nei cuori di tutti. Ecco perché, nel momento in cui ha manifestato l’intenzione di alzare il tiro passando a un club come la Lazio, la dirigenza dello Spezia e i tifosi - nonostante una trattativa fiume - lo hanno compreso.
Il portiere è già nella storia biancoceleste
Non è mai semplice separarsi da un leader, ma Provedel si è guadagnato una chance importante a suon di parate e interventi miracolosi (nel 2021-22 è stato il quarto portiere con più salvataggi in Serie A, 116) che nella Capitale sta continuando a compiere. Ottima abilità con i piedi, reattività e grande intuito, il tutto misto a un po’ di fortuna dopo l’erroraccio di Maximiano all’esordio col Bologna. Il portiere “biondo” ha dovuto attendere solamente sei minuti per prendersi il posto senza praticamente lasciarlo più. Alla prima esperienza alla Lazio ha già ottenuto il record di clean sheet in una stagione (17) a pari merito con Cei, ma con altre nove gare da giocare. Ne basterà un altro per ottenere quello di squadra in A (18) che risale al 2006-07. A livello personale il massimo lo ha raggiunto Martina a quota 20 nell’87-88 in Serie B, mentre quello collettivo è a 21, sempre nella stessa stagione. Provedel ha già fissato gli obiettivi. Leggi l'articolo completo suIl Messaggero