Lazio, per Felipe Anderson un compleanno in agrodolce

Lazio, per Felipe Anderson un compleanno in agrodolce
Un’ora di gioco poi Inzaghi decide di toglierlo. Felipe Anderson fino a quel momento era stato il migliore in campo. Probabilmente non si era mai visto il brasiliano...

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Un’ora di gioco poi Inzaghi decide di toglierlo. Felipe Anderson fino a quel momento era stato il migliore in campo. Probabilmente non si era mai visto il brasiliano così in palla finora. Un compleanno in agrodolce per il Pipe che aveva strappato una maglia da titolare nella gara più calda della stagione. Simone aveva premiato i suoi miglioramenti, più mentali che fisici. Eccolo allora dal primo minuto al posto di Luis Alberto. Una scelta logica visto che il tecnico laziale imposta la gara sulle ripartenze a tutta velocità dei suoi. Felipe ricambia la fiducia con una prestazione importante. Non solo in fase offensiva: attacca la profondità e prenderlo è impossibile. Avete presente Bip Bip e il lupo? Ecco più o meno la storia è stata sempre questa.


FESTA A METÀ
Scorribande a più non posso e poi d’improvviso eccolo spuntare alle spalle di Nainggolan e strappargli la palla dai piedi. E’ questo lo spirito che gli chiede Inzaghi. Sacrificio in cambio di libertà. Perché in fondo libertà è partecipazione. Simone decide di toglierlo in un momento di gioco in cui la Lazio aveva bisogno di essere più compatta e meno lunga. E Luis Alberto garantisce più densità in mediana. Pipe, comprensibile, non lo capisce ed esce arrabbiatissimo. Il tecnico in seconda Farris si ferma a spiegarli i motivi della scelta. Lui però storce la bocca e rientra direttamente nello spogliatoio. Avrebbe voluto festeggiare i suoi 25 anni con un gol. Deve accontentarsi di una buonissima prestazione.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero