Bravi, tecnici e cattivi. Gli insostituibili Parolo, Leiva e Milinkovic. Quelli che fanno il lavoro sporco, con carattere e qualità, riuscendo spesso a far brillare gli...
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RITORNO
A Parma, Parolo ha lasciato un pezzo di cuore. Si è formato e definitivamente consacrato per il grande calcio, dopo tanta gavetta, conquistando per la nazionale poi confermata con la casacca biancoceleste. Il passato non lo dimentica, ma adesso è il vice-capitano della Lazio, uno dei senatori, uno dei più brontoloni nello spogliatoio, visto che sprona ogni giorno il gruppo a lottare per il traguardo Champions. «E’ il nostro primo obiettivo, pensiamo al Parma e poi a battere l’Inter», la carica del giocatore tramite la radio ufficiale.
CONTRATTI
Anche gli altri due non scherzano. Leiva ha sbagliato solo la gara di Francoforte, mentre Milinkovic-Savic sta ritrovando la forma e rientrando in corsia. L’ultima con la Fiorentina ne è stata la dimostrazione, con il serbo che ha addirittura superato il compagno nei metri percorsi nel campo e nei tackle. I tre, insieme rappresentano il motivo per cui Inzaghi non rinuncerà mai al 3-5-2. Con i loro movimenti e inserimenti riescono infatti a dare alla squadra equilibrio, rapidità e qualità. Per caratteristiche, a questi tre potrebbe affiancarsi, tra breve, per rappresentare una buona alternativa, Berisha, ancora non al top della forma. La società, dopo Milinkovic-Savic, è pronta a rinnovare i contratti di Leiva, per altri due anni, e di Parolo, anche se su quest’ultimo è previsto un futuro in società. Almeno è quello che vorrebbe Lotito. Ora c’è Parma, la corsa Champions, poi si vedrà.
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Il Messaggero