Più psicologo che allenatore. Simone Inzaghi si è concentrato sulla testa dei suoi per cercare di risolvere i problemi. Terapia di gruppo. Troppe...
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QUESTIONE DI RINNOVO
Dopo il summit della scorsa settimana è arrivata la decisione: fisioterapia a domicilio accordata, ma «martedì ci vediamo a Formello» in vista della sfida di domenica a Parma (venduti già 2140 biglietti). Simone Inzaghi ha usato il bastone e la carota. Prima il confronto nella pancia dell’Olimpico nel post derby, poi il permesso per curarsi lontano dal centro sportivo. Qualcuno, però, giura che l’indolenza, o meglio la pubalgia sospetta, sia nata sulla scia del mancato adeguamento di contratto. Luis sperava di emulare Immobile e Milinkovic, premiati dal presidente Lotito con nuovi e lauti accordi per la «fedeltà al club» e per essere stati gli unici ad aver «ricevuto offerte importanti da altre squadre». In realtà, lo spagnolo non è l’unico ad aver sognato un aumento. Quasi tutti i big, tranne Leiva (lo avrà a breve), avrebbero bussato a Villa San Sebastiano, compreso Strakosha. Risposta: «Vi siete fatti fregare all’ultimo contro l’Inter e ora venite a chiedere?». Porta chiusa, per ora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero