Punta in alto, Simone Inzaghi. L’allenatore della Lazio, a due giorni dalla vittoria di Torino contro la Juventus, non ha intenzione di fermarsi. Giovedì sera i...
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Spogliatoio. Chiamato a descrivere la “lazialità”, Inzaghi ha ammesso: «E’ un senso di appartenenza molto forte. Sono arrivato a Rina che ero un ragazzo, nel 1999, avevo appena compiuto 23 anni e adesso sono 19 anni che sono qui e sono laziale a tutti gli effetti. Ho due figli nati a Roma, tutti e due laziali, ed è qualcosa che ho dentro e cerco di trasmettere ai miei giocatori». Uno di questi è Ciro Immobile, che in campionato ha raggiunto quota 11 gol in 8 giornate di campionato: «Quando Tare mi ha detto che c’era l’opportunità di prendere Ciro – ha dichiarato Inzaghi -, gli dissi subito di farlo, perché sapevo che Immobile era un attaccante nato per il gol e sapevo che ne avrebbe fatti. Non conoscevo il ragazzo, la più grande sorpresa è stata questa: ho conosciuto un uomo che ha dato grandissima disponibilità a tutti noi e si è subito calato benissimo nell’ambiente, diventando un trascinatore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero