Lazio, Inzaghi: «Resto e firmo». Pronto un biennale

foto Rosi
Un passo ne vale cento. E’ Inzaghi alla fine a farlo: «Presidente, io firmo e resto». Il tecnico - dopo l’incontro in grande segreto di venerdì -...

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Un passo ne vale cento. E’ Inzaghi alla fine a farlo: «Presidente, io firmo e resto». Il tecnico - dopo l’incontro in grande segreto di venerdì - chiama Lotito al telefono e scioglie ogni suo dubbio. La Juve, l’Atalanta e persino il Milan (in teoria ancora in ballo) adesso sono un lontano ricordo. Simone vuole continuare alla Lazio, ha riflettuto ed è convinto. Ha aspettato una chiamata delle corteggiatrici invano, ma poi ha pensato che attendere ancora non aveva più senso. Inzaghi ha rotto il silenzio e pure il ghiaccio. Per giorni sperava che fosse Lotito a convocarlo, ha messo lui da parte l’orgoglio. Simone adesso è pronto pure a firmare il rinnovo, a iniziare un altro ciclo. Quello degli ultimi tre anni lo considera chiuso, ma non dev’esserci per forza un nuovo allenatore per realizzarne uno nuovo. Inzaghi così è tornato motivato, è riuscito a trovarsi gli stimoli da solo. Anche se pure gli appelli dei suoi big a restare lo hanno quasi commosso e quindi persuaso. Dopo Torino aveva bisogno di staccare, ma ha voluto dare una risposta prima di ricaricare ulteriormente le pile. Dopodomani partirà per gli Stati Uniti, ma il progetto biancoceleste può andare avanti. Per questo era giusto rompere ogni indugio e dare il via libera al mercato. Intanto il ds Tare, da mediatore, ha fatto un gran lavoro alla luce di questo epilogo. 

RICONCILIAZIONE 
Tutto bene quel che finisce bene alla Lazio. S’era sentito tradito, Lotito, ieri alla fine ha sorriso. Il presidente ha riabbracciato il suo figlioccio, non vede l’ora di riconsegnargli le chiavi dello spogliatoio. Gli aveva fatto pesare in questa settimana ogni suo cattivo pensiero, ma alla fine il rapporto tormentato fra i due è sempre stato sincero. Anche nelle migliori famiglie possono esserci litigi e può cadere il gelo. Ieri è arrivata l’estate anche a Formello, fa caldo, Inzaghi ha scelto per il meglio. Ha scelto di risposare Lotito, dopo una pausa di riflessione. Il presidente ci ha sempre sperato e creduto, per questo non è andato a fondo – nonostante un po’ d’ansia – coi piani b, per questo non è andato oltre un contatto con Gattuso. 
COMPROMESSO 

Si sono venuti incontro, Lotito e Inzaghi. Ora dovranno chiudere dal vivo l’accordo. Biennale, in teoria, come voleva Inzaghi, che ha accettato due milioni più bonus e un aumento per il suo staff tecnico. Bisognerà discutere ancora su quello fisioterapico. Forse si è trovato un compromesso pure sul mercato. Inzaghi ha fatto i nomi di Ansaldi e Izzo, chissà se il secondo sarà finalmente preso. Milinkovic può partire (ora il Milan prova con una nuova offerta a bruciare sul tempo la Juve), ma in assenza di offerte degne Luis Alberto può davvero restare. La rosa è comunque da svecchiare, sarà ancora un mix di big e giovani questo nuovo ciclo d’Inzaghi. Ironia del destino, Lotito ha pure fatto visita a Formello all’Under 21 ieri, poi in serata aveva impegni personali. Nessuna fretta perché ora è certo che Inzaghi metterà la firma sulla sua decisione entro domani. 
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Il Messaggero