E’ normale che sia così. Ora ogni scricchiolio genera pesanti allarmismi. Nella corsa Champions, la Lazio non vuole e non può permettersi di rinunciare mai ai...
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RINFORZI
E’ sempre al telefono, Inzaghi, segue tutti gli infortuni e i movimenti. Aveva suggerito l’ex Matri e chiesto poi costantemente Paloschi per rinforzarsi davanti. Niente, Tare e Lotito hanno parlato col manager Tinti, ma poi hanno interrotto i colloqui. La Spal aspettava una chiamata per muoversi altrimenti, è stata avvertita che non ci saranno squilli. Nel caso in cui, infatti, da Correa arrivasse una doccia fredda, ci sarebbe il piano Jallow di scorta: il gambiano spera di fare il salto dalla Salernitana, ma Inzaghi resta scettico sulla sua utilità per la causa.
FASCE
L’allenatore si aspettava dalla società una mano d’aiuto, ma il suo amico ds Igli è il primo a non voler intervenire come sempre a gennaio. Preferisce valorizzare chi è stato ancora poco utilizzato, poco importa che Berisha per esempio continui ad essere un corpo estraneo da un anno e mezzo. Vorrebbe più spazio anche Jony sull’esterno, non a caso sta strizzando l’occhio al Celta Vigo. Difficilmente la Lazio lo farà partire, sono stati rifiutati gli esperti Ghulam e Coentrao perché c’è ancora fiducia nel ventottenne spagnolo. Eppure sarebbe già dovuto essere il sostituto di Lulic, col quale bisognerà sedersi a parlare di rinnovo o addio dopo la fine del mercato. Nella stracittadina Senad ha fatto fare ad Under il fenomeno, ma rimane comunque un simbolo e un pilastro. Male sulla fascia destra anche Lazzari, che avrebbe bisogno di un po’ di riposo dopo 15 gare (saltata solo la Cremonese in Coppa Italia) di seguito. Il lungodegente Marusic insieme a Cataldi (dopo l’ok degli esami) dovrebbe tornare fra domani e dopodomani in gruppo, sarebbe disponibile al massimo per la panchina con la Spal o mercoledì col Verona nel recupero. Rimane dunque solo Patric, ridirottato sull’esterno, per regalargli un po’ di ossigeno. Ieri non si è allenato ancora Luis Alberto, ha però polemizzato sui social sul suo stato fisico: «No pubalgia», ha scritto. Peccato sia stato lui a tirarla fuori come al solito con lo staff tecnico. Forse per giustificare dopo il derby il suo caso, ma guai poi a riportarlo pubblicamente ora che sogna il prossimo Europeo.
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Il Messaggero