Nona vittoria di fila, dodicesima in cui segna due o più gol, secondo miglior attacco (40 reti) del campionato e seconda miglior difesa (17 gol subiti) al pari della...
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LA PREPARAZIONE
È indubbio che la preparazione atletica stia giocando un ruolo fondamentale. Non è un caso che la Lazio renda maggior mente nel secondo tempo e che per 6 volte il gol sia arrivato addirittura nei minuti di recupero. Frutto di una lucidità mentale che solo una grande condizione fisica può dare. Giocare solo il campionato è certo un grande aiuto ma va detto che i biancocelesti tra settembre e ottobre hanno giocato praticamente ogni tre giorni. In estate il prof Ripert ha calibrato ancora meglio il programma senza però stravolgerlo. Allenamenti personalizzati e programmi alimentari studiati per ogni singolo giocatore. Attenzione meticolosa ai carichi. Questo non vuol dire che l’intensità delle sedute sia diminuita, anzi. Il martedì è sempre il giorno “peggiore” con grandi carichi di lavoro. Il mercoledì si allena la forza, il giovedì un secondo richiamo aerobico, il venerdì è dedicato alla velocità per concludere poi con la rifinitura del sabato. Nessun cambiamento sostanziale sulla settimana tipo. La verità è che dopo 4 anni che si sta nello stesso gruppo si diventa una grande famiglia di cui si conosce ogni particolare. Normale che ogni giocatore abbia i suoi pregi e i suoi difetti e su quello si lavora molto di più. Si cerca di incidere proprio a livello di testa per far rendere ognuno al massimo. Si allenano i particolari: prove ed errori consentono di assimilare il gesto, il corpo si modifica in automatico senza neppure accorgersene. E poi sono gli stessi calciatori a chiedere sempre informazione per capire su cosa migliorare.
LA TESTA
Corpo ma soprattutto mente.
Il Messaggero