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Chi mastica calcio giura che, con la marcatura a uomo e la nuova linea a quattro, i conti sulla difesa andranno fatti solo a fine campionato. Eppure spesso anche i numeri parziali non mentono. Nelle ultime sei stagioni, infatti, alla settima giornata solo in quella scorsa erano stati subiti più gol (13) e c’erano comunque gli stessi punti (11) di adesso. Dal 2016, prima partenza di Inzaghi alla Lazio, mai si era toccata sino a quel momento la doppia cifra (9 reti incassate, al massimo) in negativo. E allora, sicuramente vanno ancora recepiti e oleati i meccanismi del 4-3-3 lì dietro, ma la verità è che prima Simone e ora soprattutto Sarri devono inserire pure l’anagrafe nel calcolo. Nel saldo passivo di 12 centri di questo torneo, va per forza considerato un anno in più del reparto, mai svecchiato. La linea titolare di Bologna era formata da Marusic (28), Luiz Felipe (24), Acerbi (33) e Hysaj (27), davanti a Reina (39), corresponsabile su ogni gol preso: la media fa 30,2, e inserendo Lazzari (27) non muta di una virgola il risultato. Un cambiamento ci sarebbe con Strakosha (26) fra i pali, ma l’albanese è ormai stato relegato a secondo: il nodo in porta non è mai più stato sciolto e anche questo sta contribuendo al caos.
PATRIC-RADU
Al rientro dalla sosta mancherà Acerbi contro l’Inter all’Olimpico.
NON C’È SCHERMO
Va trovato un rimedio. La difesa imbarca acqua anche perché non regge il centrocampo, Leiva non copre da due anni come un tempo. Le 34 primavere pesano, Lucas gira a vuoto e spesso è in ritardo. La Lazio in estate non ha voluto puntare su un sostituto vero sul mercato(Torreira) per non turbarlo, ma la scelta rischia di diventare un autogol. Anche perché il discorso è solo rimandato a giugno, quando sarà addio: il brasiliano vorrebbe chiudere in America la carriera, ricoperto d’oro. Leiva sembra esausto di correre da solo, Milinkovic e Luis Alberto nel 4-3-3 faticano ancora di più ad aiutarlo. E Sarri da Bologna sembra avvelenato: «Non sono ancora centrocampisti totali, sono poco portati alla fase difensiva e al sacrificio. Però dipende da loro». Dieci dei dodici gol subiti dalla Lazio col trio titolare in campo. Anche questo non è un dettaglio.
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Il Messaggero