Ciro sporco, non cambia il risultato: Immobile la mette ancora dentro. In campionato è l’ottavo centro consecutivo, dietro di sé sta lasciando il vuoto:...
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RECORD
Non ci sono più parole per Immobile. L’anno scorso al gong aveva questo score, adesso è tornato a un più antico splendore. Eguaglia, a 15 gol alla tredicesima giornata, la stagione 2017/18, quella da capocannoniere. A questi ritmi può scalare in fretta un altro record personale. Raggiunge quota 103 reti con la maglia biancoceleste, è a -2 da Rocchi quinto bomber della storia laziale. Se avesse trovato il raddoppio ieri, avrebbe potuto festeggiare più facilmente un altro traguardo contro l’Udinese, ma con Immobile è facile aspettarsi pure doppiette e altre sorprese. In teoria è stanco e affaticato da un mese (dodici gare di seguito da titolare), eppure corre come se nemmeno sentisse più le gambe. Vola a destra e a sinistra, ora addirittura ripiega ad aiutare in difesa: sarebbe un affronto non perdonargli lo sbaglio sul pareggio di Caputo in marcatura. Questo Immobile merita una statua, può puntare persino alla Scarpa d’oro in mezzo ai cecchini di tutta Europa: strappa un punto a Lewandowski (a quota 32 punti) a digiuno nel 4 a 0 del Bayer dell’ultima giornata, è terzo nella corsa con 30 punti (a 31 c’è Sorga del Flora Tallin). Il suo piede è una planetaria, anzi una pistola. Ciro facci sognare, Ciro spara ancora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero