Lazio, domani a Graz in Europa League per ritrovare i 3 punti in trasferta

Nelle 15 gare europee più recenti, 9 sconfitte e 2 successi

Lazio, domani a Graz in Europa League per ritrovare i 3 punti in trasferta
Sfatato un tabù, eccone un altro. Ritrovata la terza vittoria di fila in campionato dopo un anno e mezzo (e per la prima volta nella gestione Sarri) all'orizzonte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sfatato un tabù, eccone un altro. Ritrovata la terza vittoria di fila in campionato dopo un anno e mezzo (e per la prima volta nella gestione Sarri) all'orizzonte c'è lo spauracchio Europa League. La Lazio digerisce male l'impegno internazionale, soprattutto se in trasferta. Ecco perché dopo il secondo 4-0 di fila in Serie A, Martusciello non ha abbassato la guardia sul prossimo impegno: «Il match contro lo Sturm Graz rappresenta il passaggio del turno. È una partita da ultima spiaggia, c'è da vincere e convincere».


INCUBO
Forse è presto per definire da «ultima spiaggia» il confronto dello Sturmstadion Liebenau, ma a renderlo tale è il rendimento horror della Lazio nelle trasferte europee. Dopo la grande cavalcata della stagione 2017/18 frenata bruscamente dal crollo di Salisburgo al ritorno dei quarti di finale, le gare fuori casa sono diventate una carneficina per i biancocelesti. Tre partecipazioni all'Europa League e una alla Champions, per un computo di 15 partite lontano dall'Olimpico dove sono arrivate solamente due vittorie.

Lazio, tornano i dubbi a centrocampo: le idee di Sarri per lo Sturm Graz

 

La prima a Marsiglia con un 3-1 firmato da Wallace, Caicedo e il sinistro a giro sotto il sette di Marusic. La seconda lo scorso anno a Mosca contro la Lokomotiv grazie a Pedro e alla doppietta di rigore di Immobile. Ai soli due trionfi fanno da contraltare quattro pareggi, ma soprattutto nove sconfitte. L'ultima, quella di Herning per 5-1, avrebbe dovuto essere la partita della conferma per il primo posto nel gruppo F e invece è sfociata nel ritiro dei silenzi a Piacenza e il rischio di una pesante crisi. Al triplice fischio col Midtjylland, Sarri aveva chiesto a muso duro una reazione ai propri calciatori mettendo pure sé stesso in discussione: «Difficile capire la motivazione di questi crolli improvvisi. Se sono io, devo fare un passo indietro. Se è un giocatore, va ceduto immediatamente». La notte più buia della sua gestione però ha portato i frutti sperati con 4 gol a partita rifilati subito dopo a Cremonese e Spezia. Appena tornato il sorriso, riecco l'esame Europa, stavolta con destinazione Austria. L'ultimo posto dello Sturm nel girone è solo dovuto alla differenza reti (-5) e dopo l'esperienza in Danimarca stavolta l'avversario difficilmente verrà sottovalutato. Il presidente Lotito al brindisi dell'Olimpico non si è nascosto sui grandi obiettivi: «Abbiamo gettato le basi per toglierci grandi soddisfazioni». Al patron piace sognare, ma per farlo bisognerà crescere anche in campo europeo. Impossibile restare con una media di 0,6 punti a partita lontano da Roma. Oltre che il prestigio, a richiederlo è la corsa al primo posto del gruppo F, obiettivo dichiarato in privato da un Sarri ancora scottato dalla seconda posizione dell'anno scorso con conseguente spareggio, poi perso, col Porto.

La Lazio vola, ora serve il bis in coppa: Sarri alla prova dell'Europa


ALTRO ESODO


Il primo gradino permetterebbe invece un accesso diretto agli ottavi di finale risparmiando due partite in un calcio «usa e getta» che al Comandante proprio non piace, come il calendario. È iniziato il tour de force che terminerà a metà novembre e superarlo indenni significherà aver compiuto quello scatto di mentalità finora mai mostrato del tutto. Nel secondo anno Sarri difficilmente si perde in chiacchiere e i progressi già parlano chiaro. La difesa non subisce più gol, l'attacco ha ripreso il solito ritmo e la squadra è tornata a vincere per tre gare di fila. Sistemata l'Italia, ora tocca all'Europa. Immobile e compagni ci credono e con loro anche i 925 tifosi diretti a Graz pronti a raddoppiare (1800) a Firenze.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero