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Sfatato un tabù, eccone un altro. Ritrovata la terza vittoria di fila in campionato dopo un anno e mezzo (e per la prima volta nella gestione Sarri) all'orizzonte c'è lo spauracchio Europa League. La Lazio digerisce male l'impegno internazionale, soprattutto se in trasferta. Ecco perché dopo il secondo 4-0 di fila in Serie A, Martusciello non ha abbassato la guardia sul prossimo impegno: «Il match contro lo Sturm Graz rappresenta il passaggio del turno. È una partita da ultima spiaggia, c'è da vincere e convincere».
INCUBO
Forse è presto per definire da «ultima spiaggia» il confronto dello Sturmstadion Liebenau, ma a renderlo tale è il rendimento horror della Lazio nelle trasferte europee. Dopo la grande cavalcata della stagione 2017/18 frenata bruscamente dal crollo di Salisburgo al ritorno dei quarti di finale, le gare fuori casa sono diventate una carneficina per i biancocelesti. Tre partecipazioni all'Europa League e una alla Champions, per un computo di 15 partite lontano dall'Olimpico dove sono arrivate solamente due vittorie.
Lazio, tornano i dubbi a centrocampo: le idee di Sarri per lo Sturm Graz
La prima a Marsiglia con un 3-1 firmato da Wallace, Caicedo e il sinistro a giro sotto il sette di Marusic.
La Lazio vola, ora serve il bis in coppa: Sarri alla prova dell'Europa
ALTRO ESODO
Il primo gradino permetterebbe invece un accesso diretto agli ottavi di finale risparmiando due partite in un calcio «usa e getta» che al Comandante proprio non piace, come il calendario. È iniziato il tour de force che terminerà a metà novembre e superarlo indenni significherà aver compiuto quello scatto di mentalità finora mai mostrato del tutto. Nel secondo anno Sarri difficilmente si perde in chiacchiere e i progressi già parlano chiaro. La difesa non subisce più gol, l'attacco ha ripreso il solito ritmo e la squadra è tornata a vincere per tre gare di fila. Sistemata l'Italia, ora tocca all'Europa. Immobile e compagni ci credono e con loro anche i 925 tifosi diretti a Graz pronti a raddoppiare (1800) a Firenze.
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Il Messaggero