Un motto rivale unito alla propria filosofia: ora vincere è l’unica cosa che conta, per questo la Lazio non molla. Poco importa che sia fuori forma e mezza...
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EMERGENZA
L’emergenza resta, anzi si amplifica. Eppure Inzaghi non perde la fiducia. Piuttosto pensa a sfruttare i guai della Fiorentina, vittima preferita biancoceleste (53 vittorie) in Serie A. Squalificati l’ex Caceres, ma sopratutto Chiesa. Almeno una buona notizia, visto che fra l’altro fu proprio il figlio d’arte il marcatore toscano all’andata. Dopo Correa però, all’89’ Immobile chiuse la sfida. Ironia del destino, su cross di Lukaku, entrato nella ripresa. I viola recriminano ancora per una spinta del belga non sanzionata da Guida, stavolta toccherà a Fabbri (per la Lazio 4 vittorie, l’ultima con la Juve, ma un anno fa vide un dubbio rigore al Var di Caicedo su Pezzella) dirigere la gara. Il tecnico Iachini, dopo il pari interno col Brescia, confida sul fattore (16 punti su 31) trasferta: «Costruiamo tanto e segniamo tanto. Con la Lazio però servirà una grande concentrazione, con Ribery proveremo ad aggredirla». Eppure la Fiorentina ha segnato quasi la metà dei gol (33 di cui 20 nella ripresa) del secondo attacco (quello biancoceleste, 62) d’Italia.
CASA
Lotito ha caricato di nuovo la squadra, stasera si accomoderà finalmente in Tribuna, dopo aver lottato a tutti i costi per questa difficile ripresa. La sua Lazio cercherà di sfruttare il fattore casa: ecco la prima delle prossime 5 gare (su 11) contro la Fiorentina. Si torna all’Olimpico dove quest’anno non è mai arrivata una sconfitta. Fra le proprie mura i biancocelesti vantano 12 vittorie e 2 pareggi, l’ultima prima del lockdown col Bologna. Certo peserà l’assenza del pubblico, specialmente la spinta della Curva, ma ci saranno cori e annunci dei tifosi. E il responsabile marketing Canigiani prepara una sorpresa: «Stiamo lavorando anche per una coreografia digitale in alcuni momenti nelle prossime partite, ci saranno novità più avanti. Sicuramente vedere le tribune vuote non è bellissimo. Per la parziale riapertura degli stadi però ad oggi non c’è ancora una data». Il 20 luglio allo Stadium con la Juve è la speranza, con la Lazio magari ancora testa a testa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero