Lazio, Felice Piccolo: «Cluj avversario difficile. Inzaghi è un predestinato. Tare fenomenale»

Lazio, Felice Piccolo: «Cluj avversario difficile. Inzaghi è un predestinato. Tare fenomenale»
«Sicuramente guarderò la partita. Entrambe le squadre rappresentano una grossa parte della mia vita e della mia carriera». Felice Piccolo, ex difensore di Lazio...

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«Sicuramente guarderò la partita. Entrambe le squadre rappresentano una grossa parte della mia vita e della mia carriera». Felice Piccolo, ex difensore di Lazio e Cluj, seguirà alla tv con attenzione il primo match di Europa League tra i biancocelesti e i romeni. «A Formello la mia parentesi non è stata fortunata. Arrivai nel 2005, quando ero capitano dell’Under 21 e mi capitò subito un infortunio, ma ho vissuto uno spogliatoio con tanti campioni», ricorda il classe ’83. Nella formazione, all’epoca allenata da Delio Rossi, c’erano Simone Inzaghi, Igli Tare e Angelo Peruzzi, oggi rispettivamente mister, ds e club manager della Lazio. «Simone ha una grossa personalità. E’ sempre stata una sua prerogativa. Mi aspettavo che sarebbe diventato un grande tecnico. E’ un “animale da campo”, vive di calcio, un po’ come il fratello Pippo», svela Piccolo, che in passato ha vestito anche le maglie di Juventus, Reggina, Empoli e Chievo Verona. «Tare, invece, è una delle persone più competenti che conosco nel mondo calcistico, conosce il mercato e le sue dinamiche in tutte le sfaccettature, ogni minimo dettaglio non passa mai inosservato. 

Rimarrà per anni ad altissimi livelli». Grande stima anche per Angelo Peruzzi, una personalità «silenziosa, ma che si fa rispettare quando dice la sua. Del resto in pochi possono contraddirlo».

CLUJ
Sul prossimo avversario in Europa, Piccolo non ha dubbi: «Eì una partita difficilissima perché in casa il Cfr, (altra sigla con cui viene chiamato il Cluj, ndr) è abituata a vincere. Ci sono dei giocatori di qualità da Traorè e Omrani. Contro il Celtic hanno fatto bene». Insomma, la Lazio non dovrà sottovalutare l’impegno, anche perché Dan Petrescu, allenatore dei romeni, conosce bene la Serie A: «Ha un indirizzo italiano, ha giocato con Genoa e Foggia. Me ne hanno parlato benissimo. Se è scaramantico? Questa è una componente che prende tutto l’ambiente romeno».

PROGETTI

Appesi gli scarpini al chiodo, Felice Piccolo non riesce a stare lontano dal calcio. Operatore di mercato e osservatore, è spesso in giro per il mondo nell’attività di scouting, sempre a caccia di nuovi talenti. L’ex difensore però non dimentica le origini e non trascura il sociale con la FAP, la Felice Piccolo Accademy, dedicata ai bambini di Pomigliano d’Arco. Un’attività che consente ai ragazzi di divertirsi, giocare e crescere con i sani valori dello sport. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero