Lazio, tutto su Correa e Immobile: Inzaghi all'attacco della Champions

Lazio, tutto su Correa e Immobile: Inzaghi all'attacco della Champions
È una battaglia da bomber, cannoni tesi a Firenze. Sabato tornano a sfidarsi l’attaccante del momento Vlahovic e il cecchino Immobile. All’andata segnarono...

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È una battaglia da bomber, cannoni tesi a Firenze. Sabato tornano a sfidarsi l’attaccante del momento Vlahovic e il cecchino Immobile. All’andata segnarono tutti e due: Ciro anticipò l’uscita di Dragowski per la rete, lo spilungone viola trasformò il penalty, concesso per una trattenuta di Hoedt, nel finale. Era il 6 gennaio e la Lazio vinse 2 a 1, anche grazie a un Correa in versione letale. Deve continuare a sparare. L’assalto biancoceleste alla Champions ora deve proseguire contro la Fiorentina senza titubanze. In teoria c’è un abisso oggi fra le due squadre (64 punti a 35), ma le antenne restino drizzate. Va mantenuta la lucidità sotto porta delle ultime partite e, sopratutto in difesa, alzata la concentrazione. Davanti è pronto a mettere il turbo Immobile, anche perché vuol far vedere chi è il più forte al più giovane. Sia lui che Vlahovic hanno 19 gol a testa (alla pari anche con Simy e Muriel) al terzo posto della classifica cannonieri guidata con 27 centri da Cr7. Stesso ritmo insomma, nonostante 10 anni di differenza (il serbo nato nel 2000) all’anagrafe. Dopo un’astinenza di 8 giornate fra marzo e aprile, Ciro è tornato a segnare con una continuità disarmante. Contro i viola ha pure uno score confortante: cinque reti negli ultimi 5 confronti diretti con i viola, tutte decisive per un pareggio (1 a 1) e 4 vittorie striminzite. Vlahovic invece punta a invertire un terribile trend di due sconfitte su due. Nel giugno 2020 per una gomitata a Patric si fece addirittura espellere. Dovrà stare molto più attenta stavolta, la Lazio, dopo la sua esplosione.


DOPPIA CIFRA
Segnare sempre un gol più dell’avversario è confortante. È sempre stato in fondo l’attacco, il segreto di ogni successo biancoceleste. E finalmente Inzaghi può riprendere il pallottoliere. Nel 2021, anno solare, la Lazio ha collezionato 15 reti, sopratutto 10 nelle ultime 8 gare. Immobile ne ha firmate 5, Correa sotto porta è diventato quasi commovente. Sei gol nelle ultime 5 partite. Fortunato domenica col Genoa sulla prima rete, non certo nel siluro angolato in diagonale. Questo Tucu è devastante e ora punta a raggiungere la doppia cifra (è a quota 8) in Serie A, come non gli è mai riuscito dal suo sbarco nella capitale. Occhio anche a Luis Alberto, in gol già domenica nel sette. Quando vede viola si sbizzarrisce: 3 timbri e 4 assist contro la Fiorentina, in Italia è il suo bottino migliore. Dovrà oscurare la fantasia del giocoliere Ribery (appena 2 gol ma 7 assist in questa stagione), la trequarti biancoceleste.
RITORNO

Mentre impazza sul web l’hastag lanciato da Radio Sei #Inzaghidevefirmare, per domani sera sale la febbre: per il mister e i suoi uomini è la prima di cinque finali tutte da vincere. Per credere ancora alla qualificazione, bisogna subito provare ad approfittare dello scontro diretto fra Milan e Juve. Il sogno del ritorno in Champions può e deve proseguire a Firenze. Dove negli ultimi dieci anni sono arrivate grandi soddisfazioni con 7 vittorie in 10 gare. Correa ed Immobile affilano le armi certi di poter ripetere i gol, che lo scorso anno stesero i viola a ridosso del 90’ mettendo fine alla serie positiva di Montella allenatore. Questa volta, però la squadra di Iachini ha una salvezza ancora tutta da conquistare.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero