Lazio, Ciro non sa stare Immobile

Lazio, Ciro non sa stare Immobile
Per fermarlo gli dovete sparare. Immobile non ci sa proprio stare, col Siviglia vuole giocare, nonostante lo abbiano visto zoppicare ieri all’arrivo in Paideia per i...

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Per fermarlo gli dovete sparare. Immobile non ci sa proprio stare, col Siviglia vuole giocare, nonostante lo abbiano visto zoppicare ieri all’arrivo in Paideia per i controllo. Vuole giocare contro qualsiasi indicazione medica, ieri ha dribblato tutti, indossato gli scarpini ed è tornato in campo a sorpresa: corsetta blanda, allunghi, poi persino le esercitazioni tattiche in gruppo col fratino arancione da jolly. Ciro fa passi in avanti, anzi sono veri e propri salti, peccato che non siano consigliati. Continuano a considerarlo a rischio addirittura per il Genoa, i medici, lui invece vuole convincere d’aver già smaltito i suoi malanni sia la società che Inzaghi. Sta mettendo in difficoltà tutti, quali sono le sue reali condizioni? Ciro aveva rimediato una forte contrattura ai flessori della coscia sinistra a Frosinone, era al limite della lesione, fra oggi e domani andrà fatta un’accurata valutazione. Va apprezzato il suo impegno, ma il suo impiego rimane possibile al 50%: dopodomani non potrà certo essere al top e sarebbe folle rischiarlo se ci dovesse essere anche un solo pericolo. Bisogna pensare al resto del campionato, alla semifinale col Milan, al derby. Non è il momento di forzare per l’andata col Siviglia, va scongiurata qualsiasi ricaduta prima di dargli una maglia. Anche se Immobile smania per ottenerla. Insomma, c’è la speranza, ma occorre mantenere la giusta prudenza. Fino a ieri mattina d’altronde Ciro aveva lavorato soltanto in palestra e in piscina. Meraviglioso rivederlo al fianco (tranne in partitella e ci mancherebbe) dei compagni, ma non deve diventare un’ulteriore problema in un frangente in cui c’è mezza squadra alle prese con ogni guaio muscolare. Ci sono anche altri giocatori (Leiva, Lulic, Radu) in uno stato pre-lesionale.

DUELLO
Fuori ufficialmente Wallace e Milinkovic (rientrerà in Coppa Italia), entrambi alle prese con stiramenti. Per fortuna ieri c’era Luis Alberto a dare nuove rassicurazioni: lo spagnolo dopodomani sarà in campo dopo aver saltato precauzionalmente il match di campionato contro l’Empoli. Da trequartista o mezzala sinistra, deve ancora deciderlo Inzaghi. Molto dipenderà proprio dalla presenza d’Immobile. Perché se Ciro dovesse giocare dal primo minuto, si aprirebbe fra Caicedo e Correa il ballottaggio. L’ecudoregno è ovviamente in vantaggio, sia perché sta attraversando il suo miglior momento, sia perché l’argentino invece è decisamente più incisivo di lui a gara in corso. Così Inzaghi potrebbe comunque far partire Joaquin dalla panchina per avere nel secondo tempo un’ulteriore arma. Poco importa che la conoscano benissimo a Siviglia.
DIFESA

Tanti dubbi, ma la voglia di riuscire comunque con la tattica a centrare l’impresa. Le scelte di formazione non dipendono solo dall’infermeria. Inzaghi medita pure se sia il caso di lanciare subito lo spregiudicato modulo fantasia al cospetto della superpotenza dell’Andalusia. Diventa fondamentale infatti non prendere gol in casa all’andata e, a differenza di Frosinone ed Empoli, stavolta sarà tostissima mantenere la porta inviolata. La Lazio tra l’altro non c’è mai riuscita per tre volte di seguito in questa stagione, stavolta proverà a cambiare il copione. E in teoria pure un interprete: in difesa Bastos dovrebbe tornare ad accomodarsi in panchina, al fianco di Acerbi e Radu è pronto il redivivo Luiz Felipe a riprendersi il centrodestra. Oggi se ne saprà di più: alle 15 scatteranno a Formello le prove dell’antivigilia. Non ditelo a Immobile, legatelo a una sedia.
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Il Messaggero