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Il Sergente è tornato. Un po’ Artista, un po’ bulldozer. E’ la forza di Milinkovic-Savic, spadroneggiare in campo grazie alla sua qualità e alla sua struttura fisica. Il centrocampo della Lazio ha ritrovato uno dei suoi padroni. E da gran giocatore ha rispolverato la sua classe e potenza nella partita più difficile e complicata della stagione. Un assist e un gol, soprattutto tre punti preziosi, probabilmente i più importanti del momento più delicato del campionato. Per Inzaghi non poteva esserci certezza migliore, a maggior ragione se gli altri due del reparto, Leiva e Luis Alberto, non sono in stato di grazia. A Cesena con lo Spezia, che ha messo in gran difficoltà l’intera squadra, è bastato lui, il gigante serbo che, dopo un avvio di campionato non felicissimo, è salito finalmente in cattedra e ha trascinato la Lazio verso un successo fondamentale.
IL NUOVO PROFETA
Per Inzaghi e la squadra è un calciatore prezioso, in campo, per come si muove in attacco e in difesa, sembra quasi spocchioso, in realtà è solo consapevolezza nei propri mezzi. Sergej però fa di più, anche perché a lui piace prevedere le cose e dirle prima. Durante la quarantena per il Covid, aveva detto che una volta tornato ci avrebbe pensato lui a risolvere la situazione. Detto, fatto. Ma non è la prima volta. Tre anni fa disse che avrebbe segnato a San Siro il gol vincente, così è stato, si è ripetuto, sempre con i nerazzurri l’anno scorso e pure quest’anno. Ma anche con la Juve una stagione fa, proprio di questi tempi, alla vigilia disse che ci avrebbe pensato lui e così fu, con un gol da favola. Adesso gli manca la ciliegina sulla torta, il primo gol in Champions. L’ha sempre inseguita e sognata, ma ora che la sta giocando non vede l’ora di assaporare la prima rete nell’Europa che conta. E di solito, quando Milinkovic si sblocca, poi frenarlo sotto porta diventa complicato. E’ già capitato alla Lazio, è successo in nazionale un mese fa, adesso farà di tutto per bissare pure domani con il Bruges.
A CACCIA DI MILIONI
Inzaghi potrà fare affidamento su di lui per la sfida che vale gli ottavi di Champions, ma anche la società ci conta parecchio.
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Il Messaggero