Lazio, Atalanta bestia nera: la squadra di Gasperini imbattuta all'Olimpico da sei stagioni

Pedro: «Sarà uno scontro fisico. Attenzione a Lookman»

Lazio, Atalanta bestia nera: la squadra di Gasperini imbattuta all'Olimpico da sei stagioni
Ripartire da un tabù non è semplice, ma è il prossimo obiettivo della Lazio. La corsa Champions passerà per un avversario come l'Atalanta, negli...

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Ripartire da un tabù non è semplice, ma è il prossimo obiettivo della Lazio. La corsa Champions passerà per un avversario come l'Atalanta, negli ultimi anni sempre indigesta all'Olimpico. Senza considerare la finale di Coppa Italia nel 2019 (sulla carta fuori casa) i biancocelesti non battono la Dea nella Capitale da sei anni. Da lì tre pareggi e due sconfitte con soli 6 gol segnati e 11 subiti, senza dimenticare lo 0-0 della passata stagione nonostante le nove assenze dei bergamaschi. Decisamente di più invece le gioie in trasferta, come il 2-0 di ottobre scorso, quando il 4-3-3 di Sarri come una sinfonia perfetta lasciava le briciole all'avversario portando a casa i tre punti grazie a Zaccagni e Felipe Anderson. Un ko tecnico quello atalantino, riconosciuto pure da Gasperini: «È una sconfitta che ci sta tutta. La Lazio ha stradominato, nel primo tempo ha fatto un calcio straordinario e abbiamo sofferto molto non riuscendo a limitarla». Manifesta superiorità, proprio ciò che servirebbe domani sera per tornare ai tre punti. Il poker rifilato al Milan sembrava aver fatto da trampolino, ma le tre gare successive senza vittoria hanno mostrato i limiti mentali e fisici della squadra di Sarri, sempre prima per le statistiche sui km percorsi, sì, ma priva di idee.

 

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ANTIDOTO SERGEJ
Il tecnico però ha in mente un paio di modi per sbrogliare la situazione. Uno è Immobile, in crescita e pronto a sbloccarsi dopo cinque partite a secco. L'altro è Milinkovic. Entrambi furono i protagonisti dell'ultima vittoria contro l'Atalanta all'Olimpico il 15 gennaio 2017, ecco perché il Comandante gli chiede il bis, e non sarebbe neanche una novità per il Sergente. Ben 5 dei 64 gol che lo rendono il centrocampista più prolifico del club li ha segnati proprio all'Atalanta, sua vittima preferita assieme all'Inter. Per i tifosi resta indimenticabile il colpo di testa del 15 maggio 2019 valso la coppa, ma dopo tre stagioni a secco contro la Dea ora gli chiedono un nuovo gioiello dei suoi. Di certo ci spera Sergej, pronto anche a rispondere al sorpasso di Kvaratskhelia in cima alla classifica degli assist a quota 9. Quel che è certo è che le chiavi del centrocampo saranno ancora in possesso del numero 21, concentrato solo sul rettangolo di gioco. Lo ripete da mesi alla società e di recente è arrivata anche la conferma dall'ultimo contatto con l'agente. Sempre più scure le nubi verso un prolungamento, soprattutto con la qualificazione in Champions in bilico, step che Milinkovic considera naturale nella propria carriera. Ecco perché Arsenal e Newcastle restano alla finestra dalla Premier League, campionato dove in passato ha saputo mettersi in mostra Pedro, un altro che sta rimandando la decisione sul suo futuro. Prima viene l'Atalanta: «Una squadra molto fisica ha rivelato a Lazio Style e per batterla servirà una partita importante. Loro giocano sempre con la stessa idea di calcio e davanti hanno giocatori giovani e veloci. Lookman, ad esempio, sta facendo molto bene finora. Sono sicuro che la spinta dei nostri tifosi ci aiuterà a far bene». Reduce da una perla contro il Verona, lo spagnolo ieri è stato gestito a fine allenamento e potrebbe lasciare il posto al Felipe Anderson dall'inizio, grande protagonista all'andata.

 

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LAZIO DAL PAPA


Il numero 9 resta comunque un fattore a partita in corso visto che 3 dei 5 gol in stagione li ha segnati da subentrato. Risorsa e leader il canario, ieri ricevuto da papa Franceso assieme a Immobile, Felipe Anderson, Zaccagni e Romagnoli per il progetto "Insieme vinciamo il dolore". La prima squadra indosserà anche una maglia apposita nel riscaldamento con l'Atalanta, match per il quale finora sono stati venduti circa 6mila tagliandi. Giovanili: il sedicenne Maksym Lekhiv, fuggito dall'Ucraina dopo l'invasione del suo paese da parte della Russia, sarà protagonista del programma "Offside Racism" di Rai Gulp.
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Il Messaggero