La Roma riscatta Perez, l'attaccante: «Ripagherò la fiducia. Il Barça? Da loro nessuna spiegazione»

Carles Perez (foto Fraioli)
Sono scattate le condizioni per il riscatto obbligatorio di Carles Perez. È accaduto domenica scorsa quando la Roma ha incassato i tre punti in classifica con il Lecce. Gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono scattate le condizioni per il riscatto obbligatorio di Carles Perez. È accaduto domenica scorsa quando la Roma ha incassato i tre punti in classifica con il Lecce. Gli accordi con il Barcellona per il prestito oneroso, infatti, prevedevano che i giallorossi riscattassero il calciatore con il primo punto in classifica e dato che contro Sassuolo, Bologna e Atalanta sono arrivate tre sconfitte, solo due giorni fa si sono verificate le condizioni per il riscatto obbligatorio. Carles dopo un periodo di ambientamento sembra aver capito cosa significa giocare nel campionato italiano. Fonseca lo ha buttato nella mischia nel match contro il Gent, ma lo ha lasciato in panchina con il Lecce preferendogli Under: «È vero che ho un ruolo diverso da quello che avevo nel Barcellona. Mi hanno acquistato e hanno pagato dei soldi per me, devo dimostrare sul campo che valgo quello che hanno pagato. Mi piace il fatto che abbiano scommesso su di me e voglio restituire questa fiducia. Non sono il ragazzino che viene dalla cantera, ma sono un professionista dalla testa ai piedi», ha detto a Catalunya Radio. L’attaccante ha chiuso la sua avventura con il Barcellona senza rimpianti: «Non mi pento di nulla. Sono grato al Barcellona, se oggi sono a Roma è per loro. Non mi hanno dato le spiegazioni che pensavo mi avrebbero dato. Nel mondo del calcio sei un prodotto. Ho detto no a molte offerte perché sapevo quello che volevo. E ho ottenuto quello che volevo da giovane e mi hanno ceduto». 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero