Torino-Roma: La partita del cuore per ex amici mai nemici

Torino-Roma: La partita del cuore per ex amici mai nemici
Non sarà una rimpatriata giusto per l'alta posta in palio. Perché altrimenti, tra campo e panchina, sorrisi e pacche sulle spalle si sarebbero sprecati. E forse...

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Non sarà una rimpatriata giusto per l'alta posta in palio. Perché altrimenti, tra campo e panchina, sorrisi e pacche sulle spalle si sarebbero sprecati. E forse nel pre-gara non mancheranno nemmeno questi. Tra Torino e Roma sono sei gli ex. Sette, se si considera Balzaretti, ormai a suo agio nelle vesti di dirigente. In giallorosso il porta bandiera è l'ultimo arrivato Bruno Peres che al Toro deve molto. Forse tutto in questo avvio di carriera: 65 gare e 6 gol tra cui l'indimenticabile coast to coast alla Juventus. Nei granata invece c'è soltanto l'imbarazzo della scelta: da Iago Falque a Ljajic, passando per Castan, non vanno dimenticati nemmeno il tecnico Mihailovic e Bovo che in giallorosso, dopo la trafila nelle giovanili, venne allenato proprio da Spalletti nella stagione 2005-06. Alcuni di questi hanno il dente avvelenato. E il riferimento non è soltanto a Sinisa che il trascorso romanista, dopo l'esperienza alla Lazio, lo ha dimenticato da un pezzo. Forse questa voglia di rivalsa arriva proprio dall'ultimo dal quale te lo aspetti: Iago Falque. Titolare aggiunto con Garcia (15 presenze in 18 gare) è sparito con Spalletti (157 minuti in un girone).

IL CASO BOYÉ
E il giorno della sua presentazione al Toro non se l'è dimenticato: «Con lui giocavo prima a sinistra, poi sono finito a fare la mezzala e infine in panchina». C'è poi lo strano caso di Lucas Arial Boyé. Lo scorso 20 gennaio il presidente del River Plate annuncia: «Andrà alla Roma a giugno, oggi abbiamo chiuso con i giallorossi». Non è andata proprio così: domani l'argentino guiderà l'attacco granata.
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Il Messaggero