L'Italia domani debutta agli Europei. La Zandalasini: «L'Italbasket cresce con noi»

L'Italia domani debutta agli Europei. La Zandalasini: «L'Italbasket cresce con noi»
Il conto alla rovescia è finito, da domani le ragazze dell’Italbasket fanno sul serio. Scattano a Valencia gli europei e le azzurre vogliono essere protagoniste (in...

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Il conto alla rovescia è finito, da domani le ragazze dell’Italbasket fanno sul serio. Scattano a Valencia gli europei e le azzurre vogliono essere protagoniste (in palio c’è anche il pass per i Mondiali 2022). Si comincia contro la Serbia che «è data per favorita nel girone, ma non vogliamo farci intimidire. Giocheremo partita dopo partita, poi dopo le tre gare del girone capiremo dove siamo e cosa abbiamo fatto di buono». Parole di Cecilia Zandalisini che racconta le sue emozioni a poche ore dalla palla a due, senza fare pronostici su come andrà a finire. La bolla nel raduno a Roma e quella a Valencia hanno fortificato un gruppo già solido, «mentalmente non è mai facile, ma ora non vediamo l’ora di giocare e tutto sarà più facile», aggiunge la ormai ex Fenerbahce. 


Che tipo di campionato europeo si aspetta? 
«Negli ultimi anni gli europei sono stati tutti tosti con gironi competitivi e un livello molto alto di gioco. La Spagna ha vinto le ultime due edizioni, ma ci sono altre squadre agguerrite. Noi cercheremo di dire la nostra, abbiamo fatto un ottimo girone di qualificazione e il mese di preparazione fino a oggi ci ha dato forza fisica e mentale».
A proposito di Spagna, avreste dovuto affrontarla in amichevole qualche giorno fa, ma due positività al Covid 19 nella loro formazione ha bloccato tutto. Quale è la situazione? 
«Tranne questi due casi, non ci sono altre situazioni particolari. La bolla aiuta a stare meglio, bisogna stare sempre attente, ma vogliamo tornare alla normalità».
La normalità intanto l’hanno regalata le ragazze del 3x3 con la qualificazione alle Olimpiadi. Le ha seguite? 
«Sì, moltissimo. Eravamo in preparazione e ci siamo messe tutte insieme a seguirle e tifare per loro. Dopo Graz, hanno avuto la forza di non mollare e poi quel tiro di Rae Lin allo scadere è stato davvero pazzesco». 
Rae Lin D’Alie le “lascia” il posto alla Virtus Bologna. Come nasce la scelta di tornare a giocare in Italia dopo anni lontana dal nostro paese?
«Ho trascorso tre stagioni bellissime in Turchia, al Fenerbahce, ma avevo voglia di cambiamento. La Virtus Bologna mi ha dato questa opportunità e sono felicissima di giocare in una società molto strutturata, che poi nel maschile ha appena vinto lo scudetto. Il livello del campionato italiano si è molto alzato negli ultimi anni, basti vedere il grande lavoro della Reyer Venezia che ha spodestato Schio, ma anche Sassari e Campobasso si stanno muovendo molto bene. Fa piacere che molti imprenditori si stiano avvicinando al basket femminile, così facendo la visibilità cresce». 
Il Covid ha bloccato il suo sogno di tornare in Wnba nel giugno 2020, dopo che aveva trascorso due stagioni a Minnesota. Ha un rimpianto per come è andata?

«No, nessuno. Quando è scoppiata la pandemia a febbraio 2020 sono stata bloccata a Istanbul per molto tempo e ho avuto problemi a tornare in Italia. Volevo stare vicino alla mia famiglia e agli affetti più cari e ho preso il lockdown per migliorare anche il mio fisico. Anche senza la Wnba, ho giocato sette mesi su 12 nel 2020. Posso però dire che, nella stagione e mezza completa che ho giocato a Minnesota, è stata un’esperienza meravigliosa, è stato bello poter dire di aver fatto parte di una lega molto competitiva e selettiva e aver contribuito a far vincere un titolo alle Lynx». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero