Il nuovo acquisto della Roma Marash Kumbulla si presenta a Trigoria dopo il suo esordio contro la Juventus: «Quando mi ha chiamato la Roma non ho esitato ed è stato...
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La linea difensiva di giovani. «È una motivazione in più, è vero che siamo giovani ma abbiamo dimostrato di essere coesi e concentrati. È un motivo in più per il futuro perché essendo giovani possiamo dimostrare di più e dobbiamo ricordare che ci sono anche gli altri nel reparto difensivo».
La Champions. «Pedro è un giocatore internazionale, ha un’esperienza incredibile e le sue parole ci spronano a fare di più, a migliorare e a arrivare il più in alto possibile».
Il Covid. «Se ne parla tra i compagni, ma siamo fiduciosi delle misure che stiamo prendendo a Trigoria e non siamo preoccupati».
Smalling. «Lui non lo scopro io, ha una carriera alle spalle piena di vittorie e successi. Penso solo ai miei compagni di reparto che ho ora e voglio migliorare la coesione partita dopo partita».
Lasciare Verona. «Ero molto emozionato, è stata una cosa velocissima. Quando mi ha chiamato la Roma non ho esitato ed è stato facile scegliere in poco tempo. Lasciare Verona è stato difficile perché ci sono nato e cresciuto, ma ho fatto un salto di qualità».
Vicino alla Lazio. «Si è parlato tanto negli ultimi mesi di tante società su di me, ma quando ha chiamato la Roma non ho esitato».
Centro o centro destra. «Non ho un ruolo preferito, posso giocare ovunque nella difesa».
Juric e Fonseca. «La differenza tra loro due è tattica, con Juric si marca a uomo e con Fonseca è una difesa a reparto e si difende tutti insieme».
In cosa migliorare. «Bisogna migliorare in tutto e sempre. Posso migliorare di più nell’impostazione e nel piede debole».
La prima partita con la Juventus. «Ero felicissimo per il debutto, giocare contro la Juve all’Olimpico è stato emozionante. C’è anche un piccolo di rammarico per non aver preso i tre punti perché meritavamo di vincere quella partita». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero