Erano trascorsi pochi minuti dalla notizia del tragico incidente costato la vita a Kobe Bryant, quando Felicia Sonmez - una giornalista del Washington Post - ha postato su Twitter...
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«I tweet di Sonmez mostrano un errore di giudizio che ha minato il lavoro dei suoi colleghi», avrebbe affermato il giornale per motivare la decisione. Il cinguettio ha scatenato tantissime reazioni online, la giornalista ha addirittura ricevuto minacce di morte e di stupro, ed è stata costretta a trasferirsi in hotel dopo che il suo indirizzo di casa è stato reso noto su internet. Sonmez, prima di rimuovere i suoi tweet, ha risposto: «Alle 10 mila persone che hanno commentato e scritto email con insulti e minacce di morte, prendetevi un minuto e leggete il pezzo, scritto oltre tre anni fa e non da me. Ogni figura pubblica andrebbe ricordata nella sua totalità, anche quando è amata da tutti».
Il Messaggero