L'impresa di Kipchoge, maratona in meno di due ore. Ma l'1'59"40 di Vienna non sarà omologato

L'azione di Kipchoge tra le "lepri" che lo hanno aiutato nell'impresa
Il limite umano è stato superato: Eliud Kipchoge, al secondo tentativo, centra l'impresa. Il campione keniota sulle strade di Vienna ha realizzato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il limite umano è stato superato: Eliud Kipchoge, al secondo tentativo, centra l'impresa. Il campione keniota sulle strade di Vienna ha realizzato l'obiettivo della “1:59 challenge”, la sfida che lo vedeva alla ricerca un risultato storico che comunque non sarà omologato: completare una maratona (42,195 km) in meno di due ore. Il maratoneta, campione olimpico e detentore del record del mondo (2h01'39"), ha completato la sua sfida in 1h59'40" diventando di diritto il più grande maratoneta di sempre. 


L'atleta rinuncia al suo tempo per aiutare il collega stremato a raggiungere il traguardo VIDEO 
 

 
 

Come detto il record non potrà essere omologato: nell'impresa sono state decisive la presenza di 41 lepri (numero simbolico, aggiungendo il protagonista) e una serie di dettagli studiati appositamente, dai metereologi che hanno considerato tutte le variabili per stabilire l'orario perfetto per la partenza, fissata alle 8.15 di questa mattina, fino alla scelta del luogo, il parco Prater di Vienna. Lungo l'arteria verde della città, Kipchoge e le 41 lepri hanno percorso un
circuito per quattro volte, più una frazione di ingresso e di uscita. Inoltre una macchina che precedeva i corridori proiettava sulla strada un fascio di luce che indicava agli atleti l'andatura da tenere. Nomi illustri ad aiutare in corsa il maratoneta, tra questi l’argento mondiale dei 5000, l'etiope Selemon Barega, gli statunitensi Matt Centrowitz e Bernard Lagat e i fratelli norvegesi Henrik, Filip e Jakob Ingebrigtsen. Le lepri hanno corso in formazione aerodinamica a punta, per favorire la migliore velocità con dispendio energico ridotto per Kipchoge.

Troppo caldo a Doha, atleti svengono durante la maratona. Sara Dossena: «Il mio fisico è esploso»
 
Resta comunque un'impresa storica per i limiti del corpo umano. E così Kipchoge può essere legittimamente soddisfatto. «Ognuno di noi se si prepara nella sua vita può raggiunge risultati impossibili - ha detto a caldo - Volevo ispirare tante persone, nell'idea di spingersi oltre i limiti umani, ci ho provato tante volte e questa volta ci sono riuscito».


Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero