Delusione Juventus: crolla a Udine 2-1 e rimanda la festa scudetto

Delusione Juventus: crolla a Udine 2-1 e rimanda la festa scudetto
Alla Dacia Arena l’Udinese conquista tre punti decisivi per la salvezza, con il cuore, la Juve segna l’1-0 poi sparisce dal campo, bianconeri bocciati (5°...

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Alla Dacia Arena l’Udinese conquista tre punti decisivi per la salvezza, con il cuore, la Juve segna l’1-0 poi sparisce dal campo, bianconeri bocciati (5° sconfitta in campionato) e scudetto rimandato, ma giocando così la Champions è tutta in salita a partire dal Lione. Un match-point buttato via per mancanza di convinzione e idee, ennesima rimonta subita, stavolta addirittura senza opporre resistenza, e senza reazione. Preoccupano i segnali di una squadra che non riesce a trovare continuità, condizionata in positivo dalle giocate di Dybala e Ronaldo e troppo vulnerabile in difesa. Se i due fuoriclasse non girano nessuno apre spazi in attacco, merito anche dell’ottima difesa di Gotti che costringe gli avversari a provarci quasi esclusivamente con tiri da fuori. Nel primo tempo i bianconeri  passano con de Ligt, con un destro chirurgico da fuori area, ma cedono al solito vizio di non chiudere le partite, anche se questa vale lo scudetto. A questa squadra manca la rabbia agonistica, quella che ha trascinato Conte ai primi tre scudetti e Allegri a confermarsi in Italia, raggiungendo due volte la finale di Champions. Se i valori tecnici dei singoli non si discutono, le scelte e i metodi dell’allenatore continuano a non convincere. Non è solo una questione di forma ma soprattutto di sostanza: la Juve non riesce a chiuderle e si fa rimontare con una facilità estrema, 38 gol subiti (momentaneamente terzo miglior difesa del campionato) non sono statistiche da scudetto. L’Udinese la raddrizza con Nestorovski (dimenticato da Alex Sandro) e nel finale Fofana si beve mezza difesa e supera de Ligt. Più passano le giornate più la Juventus si avvicina allo scudetto, ma preoccupa sempre di più.


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Il Messaggero