Ci sono parecchi avversari per la Juventus a Lione, non soltanto la squadra di Rudi Garcia. Il primo in assoluto è il Coronavirus, che ha sconvolto la routine del calcio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il Coronavirus non è un problema italiano ma europeo - afferma Sarri- , in Italia risultano più casi positivi semplicemente perché abbiamo fatto migliaia di tamponi, mentre in Francia sono stati fatti solo 300 tamponi, facendone di più salirebbe anche il numero di positivi. I nostri tifosi hanno tutto il diritto di essere qui, abbiamo il dovere di cercare di contenere il virus e risolvere la situazione». L’altro nemico è il silenzio dello Stadium, il primo marzo in occasione di Juventus-Inter. «Se Juve-Inter si giocherà a porte chiuse allora tutte le partite della prossima giornata dovrebbero giocarsi a porte chiuse».
Sarri derubrica l’Europa a sogno complicato: «Sento molto più il peso della responsabilità quando giochiamo in Italia: lì abbiamo l’obbligo di vincere. Facciamo pure finta di nulla, ma in Champions ci sono squadre che hanno una potenza superiore alla nostra, siamo tra le 10-12 squadre che hanno questo obiettivo/sogno. Ma è un sogno difficilissimo per il panorama del calcio italiano attuale. Siamo molto fortunati nel poterlo inseguire». E la panchina è ben salda: «Il mio destino legato alla Champions? Mi pare che il presidente Agnelli ieri abbia parlato di progetto triennale».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero