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Settantadue anni in coppia, e le redini della Juventus saldamente tra le mani. Ronaldo e Chiellini sono esperienza e leadership allo stato puro, veterani che lanciano la Juve del debuttante Pirlo a forza 4: come le clean sheet consecutive con il capitano titolare dopo la sconfitta 2-0 contro l’Inter, o le reti che mancano al portoghese per raggiungere Pelé. Con il suo ritorno Chiellini ha blindato la difesa, mentre Cristiano in campionato si è preso una pausa di tre partite, ripresentandosi all’appuntamento col gol contro la Roma, confermando una media straordinaria di 23 gol su 24 partite giocate in stagione. Roba per pochissimi, soprattutto a 36 anni. Stessa età anche per Chiellini tornato colonna portante di una difesa agguerrita, perché Bonucci, de Ligt e Demiral sarebbero titolari quasi ovunque. Eppure Pirlo ha capito che in questo momento non può prescindere dal capitano, rilanciato subito titolare fisso nelle sfide decisive, in Supercoppa e contro la Roma. E la differenza si è vista: dopo il rodaggio contro Genoa (Coppa Italia) e lo schiaffo a San Siro in campionato, la Juve ha vinto le quattro partite successive con Chiellini titolare, senza subire nemmeno una rete. L’operazione al crociato che l’ha tenuto fuori per quasi tutta la scorsa stagione è definitivamente alle spalle, ma stupisce un rientro già al top della condizione, tanto da permettersi quattro partite consecutive dal primo minuto, cose a cui non era più nemmeno abituato prima dell’infortunio. La seconda giovinezza dei totem dello spogliatoio potrebbe spingere la dirigenza a prendere seriamente in considerazione rinnovi senza età. A partire da Buffon e Chiellini, entrambi in scadenza a fine stagione. Se per il portiere se ne discuterà verso la fine della stagione, per il difensore l’accordo potrebbe arrivare anche prima, e una volta chiusa l’avventura in campo ad attenderlo nei piani della dirigenza c’è sempre una scrivania alla Continassa accanto a quella del fratello gemello Claudio, dal 2019 responsabile dei giocatori in prestito.
STIPENDIO PESANTE
Il rinnovo più pesante, però, è quello di Ronaldo, visto che i 31 milioni netti annui di stipendio pesano per circa 60 milioni, al lordo, a bilancio.
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Il Messaggero