Juve, Pirlo cala due poker scudetto: 4 gare senza subire gol e reti che separano CR7 da Pelè

Juve, Pirlo cala due poker scudetto: 4 gare senza subire gol e reti che separano CR7 da Pelè
di Alberto Mauro
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Lunedì 8 Febbraio 2021, 08:30

Settantadue anni in coppia, e le redini della Juventus saldamente tra le mani. Ronaldo e Chiellini sono esperienza e leadership allo stato puro, veterani che lanciano la Juve del debuttante Pirlo a forza 4: come le clean sheet consecutive con il capitano titolare dopo la sconfitta 2-0 contro l’Inter, o le reti che mancano al portoghese per raggiungere Pelé. Con il suo ritorno Chiellini ha blindato la difesa, mentre Cristiano in campionato si è preso una pausa di tre partite, ripresentandosi all’appuntamento col gol contro la Roma, confermando una media straordinaria di 23 gol su 24 partite giocate in stagione. Roba per pochissimi, soprattutto a 36 anni. Stessa età anche per Chiellini tornato colonna portante di una difesa agguerrita, perché Bonucci, de Ligt e Demiral sarebbero titolari quasi ovunque. Eppure Pirlo ha capito che in questo momento non può prescindere dal capitano, rilanciato subito titolare fisso nelle sfide decisive, in Supercoppa e contro la Roma. E la differenza si è vista: dopo il rodaggio contro Genoa (Coppa Italia) e lo schiaffo a San Siro in campionato, la Juve ha vinto le quattro partite successive con Chiellini titolare, senza subire nemmeno una rete. L’operazione al crociato che l’ha tenuto fuori per quasi tutta la scorsa stagione è definitivamente alle spalle, ma stupisce un rientro già al top della condizione, tanto da permettersi quattro partite consecutive dal primo minuto, cose a cui non era più nemmeno abituato prima dell’infortunio. La seconda giovinezza dei totem dello spogliatoio potrebbe spingere la dirigenza a prendere seriamente in considerazione rinnovi senza età. A partire da Buffon e Chiellini, entrambi in scadenza a fine stagione. Se per il portiere se ne discuterà verso la fine della stagione, per il difensore l’accordo potrebbe arrivare anche prima, e una volta chiusa l’avventura in campo ad attenderlo nei piani della dirigenza c’è sempre una scrivania alla Continassa accanto a quella del fratello gemello Claudio, dal 2019 responsabile dei giocatori in prestito. 
STIPENDIO PESANTE
Il rinnovo più pesante, però, è quello di Ronaldo, visto che i 31 milioni netti annui di stipendio pesano per circa 60 milioni, al lordo, a bilancio.

Al momento non ci sono discorsi avviati, anche perché CR7 è in scadenza 2022 e fino ad oggi non ha espresso la volontà di cambiare aria, la dirigenza juventina potrebbe proporre un prolungamento di uno o due anni, con un ingaggio spalmato o rivisto a cifre più contenute, per le conseguenze della pandemia che ha messo in ginocchio i conti del calcio italiano. Intanto sul campo Ronaldo continua a macinare partite e gol, saldamente al comando della classifica cannonieri della A con 2 gol di vantaggio sul trio Ibrahimovic-Immobile-Lukaku, 16 a 14. Contro la Roma (decimo centro in carriera ai giallorossi in tutte le competizioni) il portoghese ha fatto un altro piccolo passo verso la leggenda di Pelé: ora gli mancano soltanto quattro reti per raggiungere il brasiliano a quota 767 reti, al terzo posto della classifica marcatori all time. Nel mirino ci sono già Romario (772 reti) e soprattutto Josef Bican, al primo posto assoluto con 805 gol. Di questo passo, potrebbe agevolmente raggiungerlo e superarlo l’anno prossimo. Intanto può “consolarsi” con le statistiche nazionalI: dal 2018 a oggi nessuno come lui: ha partecipato attivamente a 84 gol da quando gioca in Serie A: 68 reti e 16 assist, meglio di qualsiasi altro calciatore, mentre in totale sono 88 i gol in maglia Juventus.

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