RIO DE JANEIRO - Niente da fare per Federica Pellegrini che resta ai piedi del podio nella finale dei 200 stile libero. L'azzurra nuota in 1.55.18 e chiude alle spalle delle...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Contrariamente alla batteria, Federica questa volta sceglie di fare la sua gara e non spinge nelle prime due vasche, strategia condivisa da Ledecky e Sjostrom che alla prima virata sono entrambe dietro all'azzurro. Il passaggio di Fede è però troppo lento, al punto da chiamaral alla rimonta dall'ottava posizione. Ma le ultime due vasche, si sa, sono territorio di Federica che comincia a spingere e a risucchiare le avversarie. Quinta al terzo passaggio, recupera un'altra posizione nella vasca finale ma non riesce a rimontare la McKeon, scoglio fatale tra lei e una medaglia storica.
AMAREZZA FINALE
«Fa male, indipendentemente dal quarto posto che ci poteva stare - ha commentato Federica - Rispetto a ieri pomeriggio, mi sono sentita un'altra persona, in acqua non avevo le stesse sensazioni. E' stata una brutta sorpresa, per la fatica che stavo facendo in quel momento. Pensavo che stessi nuotando più velocemente. Ho dato tutto quello che avevo, non è andata...». «Negli ultimi 50 mi sono detto “do tutto qello che ho e alla fine va come va”. Per come avevo nuotato la qualifica di ieri pensavo di fare almeno sette decimi in meno oggi, invece avevo sensazioni completamente diverse - continua la Pellegrini - Se ho subito la gara? Ho 28 anni, se ancora mi dite che è un problema di testa do un cazzotto a tutti...». E se ne va.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero