ROMA «Mi auguro di poter lavorare, a fine campionato, per preparare una piccola macchina da guerra. Ci spero. Anzi ci conto». Conte, pur raggiante per la qualificazione...
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La svolta di Conte è nel sistema di gioco. Il paradosso è che la sua idea di calcio sia sbocciata in Nazionale, dove non può fare l'allenatore come vorrebbe, e non nella Juve, dove è comunque rimasto 3 anni. A Torino ha vinto 3 scudetti di fila, ma andando contromano. Il suo modulo è, in fase offensiva, il 4-2-4 che ha utilizzato sabato sera contro l'Azerbaigian, lo stesso che ha collaudato nelle esperienze con il Bari e il Siena. Con la Juve ci ha provato all'inizio, ma ha dovuto presto virare. Senza gli interpreti giusti, non è stato possibile. Così è nato il 3-5-2 dei 3 titoli consecutivi. Quello che, affidandosi proprio al blocco bianconero, ha voluto anche per gli azzurri all'alba del mandato e fino a metà percorso nelle qualificazioni per Euro 2016. Per dare certezze ai giocatori. Non per convinzione. Cambiò a giugno, nel match di ritorno contro la Croazia: il 4-3-3, varato nella trasferta più delicata, è durato appena 4 gare (1 pari, proprio a Spalato, 1 sconfitta, nell'amichevole contro il Portogallo, e 2 vittorie, a settembre, contro Malta e la Bulgaria). Il 4-4-2 lo provò nel test contro l'Albania a Genova, nel novembre scorso: con l'Italia di scorta, però. Sulle fasce Cerci (poi Gabbiadini) e Bertolacci (Bonaventura). Solo a destra, dunque, l'esterno offensivo. A Baku lo ha presentato anche a sinistra, con El Shaarawy, la mossa che più lo rende orgoglioso e che gli permette di attaccare con il 4-2-4: con gli addestramenti a Coverciano, iniziati già a fine agosto, ha reso efficace l'ex milanista nelle due fasi. Candreva sull'altra corsia e Pellè spalle alla porta per favorire l'inserimento di Eder: ecco le 4 punte per volare subito in Francia.
LISTA APERTA
Conte ha già scelto 14 dei 23 azzurri per l'Europeo: Buffon, Darmian, Bonucci, Chiellini, Barzagli, De Sciglio, Candreva, Florenzi, Parolo, Marchisio, De Rossi, Verratti, Eder e Pellè. Altri 9 sono favoriti per chiudere l'elenco: Sirigu, Padelli, Santon, Astori, Pirlo, Soriano, El Shaarawy, Zaza, Insigne. Ma il ct non guarderà in faccia nessuno: chi non gioca, salta. Sirigu, se fa la riserva, esce per Perin o Marchetti, Astori è dentro perché Ranocchia fa panchina, Pirlo, se non si riprende, lancia Jorginho, Santon si gioca il posto con Pasqual, Soriano con Bertolacci, El Shaarawy con Bonaventura, Zaza con Quagliarella, davanti a Immobile e Gabbiadini. Tra i giovani dell'Under 21 solo Berardi, in ballottaggio con Insigne (poco gradita la fuga di entrambi da Coverciano la scorsa settimana) e Baselli hanno chance. Tra i fedelissimi Giovinco viene prima di Giaccherini. Balotelli, al momento, è out. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero