Italia, Ancelotti davanti a Mancini. Di Biagio nella volata

Italia, Ancelotti davanti a Mancini. Di Biagio nella volata
Di Biagio, in poche ore, cambia ruolo. Da (ex) ct a tempo entra nella lista dei candidati per la panchina della Nazionale. Passo avanti e non indietro, adeguandosi dunque al...

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Di Biagio, in poche ore, cambia ruolo. Da (ex) ct a tempo entra nella lista dei candidati per la panchina della Nazionale. Passo avanti e non indietro, adeguandosi dunque al comportamento dell’Italia nelle amichevoli contro l’Argentina e l’Inghilterra, meglio la prestazione nella seconda, a prescindere dal risultato. Gigi non è il favorito, anche perché, venerdì scorso, Roberto Fabbricini lo ha messo dietro ai big. Ma proprio il commissario della Figc, ieri pomeriggio a Viareggio, lo ha rilanciato nella corsa che vede protagonisti Ancelotti e Mancini più di Conte, poco interessato al ritorno in azzurro. I top coach, insomma, inseguiti dall’outsider: pregi e perplessità li accompagnano nella volata finale. «Mi sono complimentato con Di Biagio per la reazione della squadra: lui per la Federazione è una bella risorsa, sarà importante averlo con noi con qualsiasi ruolo. Entro il 20 maggio, forse anche prima, dovremmo ufficializzare il ct della Nazionale: stiamo valutando l’identikit dell’allenatore che deve mettere avanti gli interessi del gruppo a quelli personali, come ha fatto Di Biagio in queste due partite. Inoltre, è anche un discorso di etica, dobbiamo tenere presente l’aspetto economico». Gigi, analizzando l’intervento di Fabbricini, ancora c’è. Ma parte dietro. Ovviamente staccato.


DUELLO FINALE

Conte, in trattativa con il Psg, si è di fatto chiamato fuori. Di conseguenza lo sprint è tra Ancelotti e Mancini. Si potrebbero liberare anche prima del 20 maggio, Carlo dal Bayern e Roberto dallo Zenit: ecco perché Fabbricini ipotizza l’incoronazione anticipata (fine aprile). Il preferito è Ancelotti: per la sua storia. E il più convinto (e disponibile) resta Mancini. La Figc, però, sta riflettendo sulla scelta. I giocatori sono quelli visti nelle ultime 2 amichevoli e non altri. E, nel periodo di carestia, serve più chi si dedica a individuare e formare i talenti del nostro calcio. In questo senso Di Biagio, con la sua lunga gavetta azzurra, conosce meglio di altri i giovani (avrebbe dovuto puntare solo sui ragazzi anche a Manchester e a Londra, ma ha preferito il travaso graduale). Come Gasperini, carta a sorpresa (non l’unica) di Malagò se i big rinunciassero. L’11 aprile a Roma è previsto il vertice tra le componenti, organizzato dal commissario della Figc e alla presenza del presidente del Coni. E dopo qualche giorno, a Coverciano, sarà presentato il piano per il rilancio del calcio: riforme, obiettivi e risorse. Con la priorità alle seconde squadre, fondamentali per ritrovare la competitività in campo internazionale. In stand by l’amichevole del 28 maggio contro l’Arabia Saudita (in Svizzera, Austria o Italia): prima bisogna avere il ct.
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Il Messaggero