L'anno scorso finì a parti invertite, ma con uno strano rituale: la premiazione dell'Inghilterra con un sorriso non esattamente a trentadue denti per via del Grand...
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Dominio. Lo mette in chiaro sin dal 5' Garry Ringrose, chiamato in questo torneo con successo a portare avanti la bella tradizione irish con le maglie numero 13 (remember il capostipite O'Driscoll?) Il raddoppio al 23', con CJ Stander. Mete entrambe trasformate da Sexton. Il cartellino giallo per O'Mahony alla mezz'ora potrebbe riaprire la contesa. Difatti c'è la marcatura di Daly per il momentaneo 5-14, ma la chiusura di frazione è tutta di marca ospite. Pertanto, al 40', c'è il sigillo di Stockdale trasformato da Corbey (5-21).
Al 59', c'è il piazzato di Murray che serve più che altro per la sicurezza. Agli uomini di Joe Schmidt interessa relativamente chiudere con la meta del bonus offensivo (troppa grazia, San Patrizio!) e sul finale, allora, arriva la seconda marcatura di Daly e quella di May. In tutto fa 15-24. Che sacrilegio nel tempio di Twickenham! Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero