«È la prima volta che torno a Roma dopo il problema di salute avuto a luglio e devo incontrarmi martedì anche con Sergio Palmieri. Comunque ho avuto modo di...
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«La delusione principale agli Us Open è naturalmente stata Fabio Fognini. Ho avuto modo di sentire Fabio e l'ho trovato pentito, dispiaciuto e preoccupato. Il mio timore è che possano esserci strascichi per la parte finale della stagione, deve riuscire a fare tesoro di quell'errore sapendo che sarà nel mirino di addetti ai lavori e appassionati in ogni sua uscita. Spero proprio che questo grave episodio non abbia ripercussioni sul suo tennis». Lo ha detto il presidente della Fit, Angelo Binaghi a Supertennis parlando del grave episodio del tennista italiano a Flushing Meadows. «Anche se nessuno ha detto due cose. E cioè che l'episodio più grave della sua carriera viene in un momento in cui aveva dimostrato una certa maturità, il 2017 era l'anno migliore per quel che riguarda il suo comportamento, fino a quel momento più maturo. Avevo detto già anche in passato che Fabio maturerà, ma senza illuderci che non ci saranno più episodi caratteriali -ha aggiunto Binaghi-. L'altro aspetto è che una multa da 100mila euro è insignificante, perché oltre al danno di immagine per lui Fognini ci rimette di continuo dal non saper gestire questi stati d'animo e intemperanze. Non è uno come John McEnroe che si caricava con certi comportamenti, Fabio si rende conto subito dello sbaglio, si pente e si deprime, poi ha un calo di rendimento nella partita e quindi nel corso della stagione il danno per lui diventa di milioni di euro di mancato guadagno».
È stato comunque positivo il rendimento degli italiani, a cominciare da Paolo Lorenzi, Thomas Fabbiano e Stefano Travaglia. «È stata purtroppo sfortunata Roberta Vinci che ha incontrato Sloane Stephens al primo turno e nel primo set, ben giocato, ha avuto non poche occasioni».
Il Messaggero