Inter, Marotta: «Il Var riduce ma non elimina gli errori. Siamo la lepre che deve schivare le fucilate»

L'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta risponde alle polemiche legate al Var durante Inter-Verona

Inter, Marotta: «Il Var riduce ma non elimina gli errori. Siamo la lepre che deve schivare le fucilate»
L'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta ha parlato presso la sede della Lega Serie A, al margine dell'Assemblea di Lega, in seguito alle polemiche...

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L'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta ha parlato presso la sede della Lega Serie A, al margine dell'Assemblea di Lega, in seguito alle polemiche arbitrali che hanno caratterizzato Inter-Hellas Verona. L'ad nerazzurro ha risposto così alle polemiche sul Var : «Le polemiche, o meglio le critiche, devono investire l'intero movimento italiano. Bisogna saperle gestire e accettarle. L'introduzione del Var è stata invocata da tutti e non è uno strumento per eliminare definitivamente gli errori arbitrali, quanto per ridurli e da questo punto di vista c'è stato un miglioramento. Se esiste la soggettività, allora esiste anche l'errore. Mi sembra che anche ieri ci siano stati altri errori arbitrali su altri campi. Sono certo che alla fine della stagione sarà la squadra migliore a vincere il campionato».

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Marotta ha poi commentato l'affermazione 'L'Inter ha un bravissimo dirigente': «Non voglio fare polemiche su queste dichiarazioni capziose. Lungi dal pensare che l'Inter sia condizionata da favoritismi, rispedisco queste affermazioni al mittente. Siamo un club forte con una solidità importante».

«Sono qui per fare un consuntivo, concluso il girone d'andata era giusto fare il punto. Bisogna riconoscere i meriti dell'Inter nell'essere primo meritatamente. Questo è frutto di una cultura del lavoro impeccabile e di un grande senso di appartenenza da parte di allenatore e giocatori. Ma anche di una solidità societaria e di un patrimonio indiscutibile, quello dei nostri tifosi. Essere campioni d'inverno, però, è come la vittoria del Pirro. Adesso non conta, conterà a maggio. Sono nel calcio da più di 40 anni, prima non c'era il Var ma solo l'occhio dell'arbitro, adesso c'è ma le polemiche continuano. Per usare una metafora in questo momento siamo la lepre che deve schivare le fucilate dei cacciatori».

In conclusione l'ad dell'Inter ha commentato anche l'abolizione del Decreto Crescita: «Poteva essere utilizzato con criteri differenti ma sicuramente è una sconfitta per il mondo del calcio. La competitività del nostro calcio diminuirà. Lo spettacolo offerto dalle squadre è un patrimonio tecnico e una fonte di ricavi che andrebbe valorizzata. Il fatto che vengano intaccati i settori giovanili è un falso problema».

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Il Messaggero